Rassegna Stampa

web Castedduonline.it

Ribaltone in via Gallinara, niente più ruspe: il Tar salva il palazzo

Fonte: web Castedduonline.it
31 gennaio 2017

 


 

 

Autore: Ennio Neri il 30/01/2017 21:53


di Ennio Neri

Ribaltone in via Gallinara. Tar niente demolizione: il palazzo resta in piedi. La sentenza che aggiunge un nuovo capitolo alla guerra sul palazzo costruito a pochi passi dallo stagno di Molentargius è stata pubblicata oggi. Niente più ruspe e il risarcimento danni sarà stabilito dal giudice civile.

La storia. La guerra legale nasce attorno alla concessione edilizia rilasciata alla Progetto Casa costruzioni nel 2007 per la realizzazione di un di una palazzo di sei piani in via Gallinara 18, nei pressi dello stagno di Molentargius. I vicini si opposero alla costruzione e il Comune, in base ai vincoli del ppr, decise di annullare la concessione a lavori quasi ultimati. Dopo un lungo braccio di ferro la concessione edilizia venne annullata definitivamente dal Consiglio di Stato che, nell’aprile 2012 (“era priva di autorizzazione paesaggistica”) diede ragione al Comune. Una sentenza, quella del Consiglio di Stato, che ha terrorizzato le famiglie che abitavano nell’edificio e che, a cascata, metteva a rischio tantissimi altre costruzioni in città e nell’Isola. Tutte quelle realizzate accanto agli stagni dopo il 2006.

In questi anni diverse richieste sono state presentate dall’impresa agli uffici comunali che le hanno tutte rigettate, forti delle sentenze che arrivavano dai tribunali. Franco Cardia, titolare della ditta, ha presentato così 8 diversi ricorsi, che sono stati unificati in un’udienza il 20 dicembre scorso. E stavolta il Tar gli ha dato ragione su tutto. No solo al ricorso sul risarcimento danni: sarà il Tribunale civile ad occuparsene.

Cos’è successo nel mentre? È cambiato il quadro normativo. E la concessione edilizia è stata riomologata grazie alla legge regionale numero 8 dell’aprile 2015 che all’articolo 27 stabilisce: “il vincolo paesaggistico non si estende, oltre il perimetro individuato, alla fascia di tutela dei 300 metri dalla linea di battigia, riferita ai soli laghi naturali e invasi artificiali”. Cardia esulta: “La concessione edilizia è in piedi da domani, “io sto dando respiro a tutte le costruzioni realizzate accanto agli stagni dal 2006: erano 160 gli interventi  rischio in Sardegna, tra questi la lottizzazione Magnolia di via Mercalli”.

“Esempio di cattiva amministrazione”, accusa Alessio Mereu, consigliere comunale Fdi che presentò un’interrogazione ai tempi dell’ordinanza di demolizione, “dovremmo forse ringraziare Cardia che non ha dato seguito alla demolizione se avesse dato seguito i danni sarebbero stato molto più elevati e sa pagare sarebbero stati come al solito i cittadini e non chi origina i danni”.