Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rinasce Casa Gramsci, ora è monumento nazionale

Fonte: L'Unione Sarda
23 gennaio 2017

Storia E il presidente della Fondazione, Macciotta, presenta a Ghilarza le iniziative

 

 

 

A ntonio Gramsci nasce il 22 gennaio 1891, il Pci un giorno prima: insieme nascono, insieme vivono e per le stesse idee muoiono. Ci sono mille modi per ricordare Gramsci pensatore, filosofo, politico, giornalista (a L'Unione), meridionalista, ambientalista e mille altre cose ancora. Ma ce n'è uno che vale più di tutti gli altri e che dà un senso alla storia: la riapertura di quella che fu la casa Gramsci, nel corso principale di Ghilarza, s'stradone , al numero 57. Nella capitale del Guilcer, in quella quadrato di basalto grigio e col cortiletto da favola antica, il pensatore con una mente grande da far paura a chi aveva una piccola mente, è cresciuto e vissuto. Una casa che non ha mai dimenticato nel corso di una vita dolce-amara, da Cagliati a Torino. Fino alla prigionia per motivi politici che «non mi ha mai disonorato» confessava alla mamma. Oggi quella casa è Museo alla pari con tutti i grandi musei del mondo. Nonché dopo una lunga battaglia tra Camera e Senato condotta dalla deputata Caterina Pes, monumento nazionale: 3 novembre 2016, firmato Renzi, controfirmato Mattarella. La fondazione Casa museo di Antonio Gramsci da lunedì 30 riaprirà le porte ai visitatori:10-13/15,30-18,30 sabato e domeniche comprese, con martedì unica giornata di chiusura.
IL RITARDO «Recuperiamo 45 anni di ritardo», è il commento (amaro) dell'onorevole Giorgio Macciotta, presidente da poche settimane della fondazione a quattro voci: fondazione Berlinguer e famiglia Gramsci, proprietari della casa, comune di Ghilarza e la fondazione nazionale Gramsci. «Negli anni '60 il Pci - ha ricordato Macciotta che del Pci fu tra i dirigenti più rispettati - aveva voluto il museo ma senza pensare a renderlo stabile. Il museo è andato avanti grazie alla famiglia Paulesu a Milano, alla Camera del lavoro sempre di Milano e ai tanti volontari. Oggi con la fondazione e anche grazie al riconoscimento di monumento nazionale, la stabilità viene assicurata così da permettere di avviare un percorso di respiro mondiale tenendo ben fermi i piedi su Ghilarza».
L'ANNO DI ANTONIO Il 2017 sarà l'anno Gramsciano e Ghilarza col suo museo si gioca tutte le sue carte. Giorgio Macciotta svela le giornate imperniate su temi di straordinaria attualità. “Gramsci e il mezzogiorno” con la partecipazione della Svimez, lo studioso di Gramsci, Giuseppe Vacca, e a chiudere il 27 aprile a Ghilarza il ministero per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. Il secondo appuntamento sarà dedicato allo spopolamento delle zone interne, come salvarle sotto la supervisione della fondazione Astrid.
QUADERNI DAL CARCERE A seguire, verso ottobre-novembre, l'esposizione, partendo da Ghilarza e toccando le università sarde, dei “Quaderni dal carcere” di Gramsci col professor Gianni Francioni, presidente della Ghilarza Summer School, scuola internazionale di studi gramsciani. «La casa museo non sarà un semplice contenitore ma qualcosa di vivo», è la sottolineatura di Elisabetta Pilia, ex assessore regionale alla pubblica istruzione con la giunta Soru. Apertura a parte, (36 ore settimanali su sei giorni, 5 occupati) il programma spazia dall'accessibilità ai disabili, al regolamento, alla comunicazione tecnologica, ala creazione del logo attraverso un concorso di idee tra i giovani designer sardi, gli studenti degli istituti d'arte e le università.
PERCORSO LETTERARIO «Incrementeremo gli spazi utilizzando i locale della ex sede Pd della fondazione Berlinguer per attività didattiche e i locali dell'ex pretura come punto informativo», dice la professoressa Pilia prima di lanciare l'idea di un percorso letterario attraverso i luoghi dove Gramsci è vissuto: Ales, Santulussurgiu, Cagliari. Il sindaco di Ghilarza Marco Defrassu ha confermato l'appoggio totale del Comune mentre Antonella Sanna, una delle volontarie di casa Gramsci, ha lanciato una ventata di orgoglio per lavorare nel luogo di tante memorie, in casa Gramsci, dove il museo conta su «tutte le intelligenze» per far vivere quella mondiale di Antonio Gramsci.
Antonio Masala