TURISMO. Confcommercio rilancia l'idea di tenere gli esercizi commerciali aperti

Centosessantatré navi da crociera faranno rotta quest'anno su Cagliari. Cinquantatré in più del 2016. E in città arriveranno 400 mila croceristi a fronte dei 260 mila dell'anno scorso. Numeri importanti che fanno esultare Cagliari Cruise Port (la società che gestisce il terminal al molo Rinascita), Autorità portuale, Comune e Regione, i veri attori di questa svolta in un settore che solo pochi anni fa sembrava un sogno.
E che invece sembra aver imboccato la “strada del mare” più giusta, solcata dai giganti di ventiquattro compagnie che hanno scelto la il sud Sardegna per far viaggiare 41 differenti navi cariche di croceristi.
«Ci hanno dato una mano diverse congiunture: la prima la situazione geopolitica che ha spinto le compagnie a spostarsi dal Nord Africa per cercare altri mercati. E qui si è inserita la Sardegna, in particolare Cagliari, che non si è fatta trovare impreparata». ha detto il commissario dell'Authority, Roberto Isidori. Nella compagnia societaria di Cagliari Cruise Port entrerà, in posizione di controllo (70,89%), Global ports holding, il più grande operatore di terminal crociere al mondo.
Per quest'anno, (lo hanno confermato il segretario generale dell'Authority, Roberto Farci e il general manager di Ccp, Antonio Di Monte), l'impegno è quello dell' home port , ovvero far diventare la città un punto di partenza delle crociere. Una strategia che consentirebbe di far crescere la spesa (60 euro al giorno come indicato da studi di settore) che ogni crocerista lascia in città. È stato il presidente di Confcommercio, Alberto Bertolotti, a intervenire sulla necessità di tenere i negozi aperti nei giorni d'attracco. «Non sorprendiamo i croceristi tenendo le serrande abbassate», ha detto appellandosi alle imprese cittadine. Una proposta ripresa dall'assessore al Commercio Marzia Cilloccu. Intanto la Regione prepara le nuove strategie. «Al Terminal - ha spiegato l'assessore al Turismo, Francesco Morandi - aprirà un centro di Isola, ogni turista dovrà ripartire con uno dei nostri prodotti artigianali».
A. Pi.