Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dai sindaci arriva un nuovo allarme: superate le quote

Fonte: L'Unione Sarda
14 dicembre 2016

Pigliaru: noi solidali. FI: dimettiti

 

 

 

 

I timori aumentano a ogni nuovo sbarco. Nonostante le rassicurazioni di rito, l'allarme di sindaci e consiglieri regionali è alto, e lo scontro politico si acuisce. La Sardegna ha il cuore grande e conosce le leggi dell'umanità ma è in grado di reggere il peso? «Quanti ne stiamo accogliendo e quanti includendo?». Pier Sandro Scano, presidente dell'Anci, chiede la convocazione urgente del tavolo di coordinamento sui flussi migratori, «che non si riunisce da troppo tempo», per «verificare i numeri, capire se siamo oltre le quote attribuite e cosa fare».
In realtà lo sanno tutti che c'è uno sforamento. Due conti - su dati ufficiali del Viminale - dicono che oggi ci sono 661 profughi in più rispetto alle “assegnazioni”.
LA REGIONE «Non faremo mai mancare il nostro appoggio al sistema di soccorso e accoglienza. Siamo comunque determinati a pretendere il rispetto delle quote», sottolinea il presidente Francesco Pigliaru. «La Regione ha ottenuto dal ministero dell'Interno il finanziamento che consentirà di dotarsi di una struttura mobile da posizionare nel porto di Cagliari, ma che potrà anche essere dislocata all'occorrenza in altri punti di sbarco e smontata quando non necessaria. Una struttura non definitiva che renda più efficiente la prima accoglienza, agevolando il lavoro di tutti i soggetti coinvolti».
L'ANCI A livello nazionale, aggiunge Scano, «abbiamo chiesto all'Anci di dire con chiarezza se è stato siglato l'accordo con il Viminale che prevede il passaggio della gestione dell'accoglienza ai Comuni e una maggiore distribuzione dei migranti sul territorio. Però, ci sono diversi altri problemi da affrontare, e li evidenziano i sindaci negli incontri che stiamo organizzando per spiegare i vantaggi e le modifiche dello Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Domani ci sarà una riunione a Monastir, e le questioni riguardano: i tempi per il riconoscimento di coloro che possono restare, le risorse e la cosiddetta “seconda accoglienza”, cioè la vera integrazione. Altrimenti continueremo ad avere centinaia di persone che vagano allo sbando nelle nostre città».
L'INTERROGAZIONE Cesare Moriconi, consigliere regionale Pd, ha presentato un'interrogazione «sulla necessità di contrastare i flussi d'immigrazione clandestina dall'Algeria», sottolineando che «il preoccupante incremento dei reati collegati agli immigrati irregolari costituisce un serio pericolo per l'incolumità dei cittadini e determina una ricaduta negativa sull'immagine turistica e sulla percezione di sicurezza del capoluogo e dell'intera Isola, con pesanti ripercussioni economiche che acuiscono gli effetti della crisi».
L'OPPOSIZIONE Ugo Cappellacci, coordinatore di FI, ribadisce il suo deciso no al centro di prima accoglienza al porto di Cagliari e chiede le dimissioni di Pigliaru «se non ha il coraggio di esprimere un minimo dissenso rispetto alle decisioni del governo». Paolo Truzzu (consigliere di FdI-An) accusa il governatore «di aver mentito, sia sulla realizzazione dell'hub di prima accoglienza e smistamento, sia sui numeri di immigrati portati sull'Isola». Daniele Caruso (“Noi con Salvini”) sostiene in una nota: «La nuova deportazione di clandestini a Cagliari dimostra lo sprezzo dello Stato per le problematiche di sicurezza, salute e ordine pubblico».
Cristina Cossu