Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

È l'ora dei Camaleonti

Fonte: L'Unione Sarda
3 novembre 2016

Musica Sabato di scena al Conservatorio il popolare gruppo sull'onda dagli anni '60

 

 

 

Cagliari, concerto-revival dell'inossidabile band

P iano con la nostalgia canaglia, la malinconia per i bei tempi andati, la giovinezza che non c'è più. La storia dei Camaleonti è qui, adesso. Borges diceva che una verità vale infinitamente più di una novità. Ecco: loro sono sempre veri, genuini, sinceri. Sempre on the road, e con un ricco carnet di concerti in tutta Italia. Come dire che rimanere fedeli a se stessi, paga. Il prossimo mese i Pooh daranno il definitivo addio alle scene. I Camaleonti no. Rinunciare alla musica, alle emozioni trasmesse dal palco e ricambiate dalla platea, per ora non è in programma. Sabato alle 18 arrivano al Conservatorio di Cagliari per un appuntamento sold-out intitolato “Sull'onda dei ricordi- Serata d'autunno”, organizzato dall'infaticabile musicista-professore Lucio Tunis, rivolto alle persone della terza età e a quelle diversamente abili.
BEAT ALL'ITALIANA Una serata ricca di musica che continua a sfidare il tempo e le mode. Beat all'italiana semplice e romantico ma che rimanda ad anni ruggenti, i più ruggenti, ovvero i Sessanta, in cui le band si chiamavano complessi e grazie ai quali i giovani diventarono giovani per davvero, e non più grandi in miniatura come erano stati fino ad allora. Ragazzi con un proprio linguaggio, modo di vestire, stile di vita. Ragazzi con la loro musica, termometro delle inquietudini giovanili fin dall'epoca delle canzonette beat che iniziavano a segnare una spaccatura tra il mondo dei giovani e quello degli adulti.
L'ORA DELL'AMORE I Camaleonti arrivano da lì, da quegli anni irripetibili ai quali anche le generazioni di oggi devono tutto, probabilmente senza neanche saperlo. La loro storia è una storia comune a quella di tanti gruppi di quel periodo, che con eguale passione abbracciarono il beat melodico e il rock sinfonico inglese. Quando nel 1968 la celebre Homburg dei Procol Harum venne trasformata in L'ora dell'amore , le vendite schizzarono alle stelle: oltre un milione e mezzo di copie. Brano che certamente non mancherà nel concerto di dopodomani.
CANZONI DI SUCCESSO Come del resto tanti altri che hanno fatto la storia e la fortuna del gruppo milanese: Sha la la la la , cover di un successo degli Small Faces (che nel '64 fruttò ai Camaleonti 400 mila copie), Applausi , Eternità , Viso d'angelo , Portami tante rose (un famoso pezzo nel 1935 ripescato dall'oblio), Lei mi darà un bambino , Oggi il cielo è rosa , Chiedi chiedi , Non c'è niente di nuovo , Come sei bella , Amicizia e amore . E ancora: Mamma mia (targata Mogol-Battisti), Il campo delle fragole , Tempo d'inverno , Piccola venere , Cuore di vetro , Quell'attimo in più , Perché ti amo , Il diario di Anna Frank , Un uomo qualunque , Se ritornerai , Ci vuole poco , Tra amici . Brani pescati da un viaggio bello e lungo più di cinquant'anni che ha fruttato al gruppo diciotto album, svariati dischi d'oro, Maschere d'argento, partecipazioni al Festival di Sanremo, Canzonissima, Cantagiro, Un disco per l'Estate. Quanto alla formazione, del gruppo degli esordi continuano a farne parte il baffuto bassista e cantante Livio Macchia e il pianista, anche lui cantante, Tonino Cripezzi. Gli altri, Valerio Veronese, chitarra, Massimo Brunetti, tastiere e voce, Massimo di Rocco, batteria, si sono aggiunti nel tempo, garantendo la qualità del glorioso passato.
Carlo Argiolas