Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Teatro lirico, il ministero taglia i fondi

Fonte: L'Unione Sarda
31 ottobre 2016

IL CASO. Denuncia dei sindacati: «Quest'anno 700 mila euro in meno»

 

 

Nelle casse del Lirico ci saranno 700 mila euro in meno per la riduzione del fondo ministeriale. La mazzata del Mibac scatena la reazione dei sindacati: «Hanno tagliato quasi il 10 per cento dei fondi a due mesi dalla chiusura del bilancio, se non si potrà raggiungere il pareggio a fine anno le conseguenze saranno drammatiche». Il ministero ha ufficializzato la nuova distribuzione del Fondo unico per lo spettacolo (Fus) per ogni fondazione lirica, se quella di Cagliari nel 2015 aveva ottenuto 8,2 milioni (il 5,8 per cento) nei giorni scorsi è arrivata la nuova tabella che ufficializza il contributo totale di 7,5 milioni (il 5,3 per cento).
I sindacati chiedono un intervento urgente delle istituzioni sarde in collaborazione col soprintendente Claudio Orazi per evitare gravi problemi al Lirico. «I componenti del Consiglio di indirizzo, in rappresentanza dei soci del Teatro (Regione, Comune e Fondazione Sardegna) sono chiamati a un'azione straordinaria per evitare un rischiosissimo rosso di bilancio», spiega Simone Guarneri per le Rsu. «Bisogna sedersi subito al tavolo per vedere come si possono ridurre le spese e incrementare i contributi per arrivare al pareggio».
Ci sono due mesi di tempo per rifare i conti e provare a non cadere dopo lo sgambetto arrivato da Roma. «Un taglio di quasi il 10 per cento del finanziamento, totalmente inaspettato per i vertici del Teatro, comunicato a fine anno e quindi con pochissimi margini di rimodulazione della spesa, comporta un pericolo altissimo di una chiusura in rosso del bilancio 2016», denuncia Guarneri che teme gravi conseguenze per un'ipotesi del genere.
Il riferimento è a una nota arrivata nei mesi scorsi che, alla luce delle nuove norme stabilite ad agosto per il contenimento della spesa, mette in guardia le Fondazioni lirico-sinfoniche dai rischi che il mancato pareggio di bilancio potrebbe comportare: «Si elenca al primo punto la decurtazione dei trattamenti economici previsti dalla contrattazione di secondo livello (l'integrativo aziendale) a tutto il personale, anche direttivo». Molto critici i sindacati interni del Lirico per «un sistema che in agosto crea una legge per ridurre gli stipendi del personale in caso di mancato pareggio di bilancio e a fine ottobre comunica un notevole taglio del finanziamento, senza la necessaria trasparenza sui metodi di ripartizione, quasi a voler indurre quel mancato pareggio».
La stessa legge nasconde anche un'altra minaccia per il futuro di via Sant'Alenixedda: «Prevede un declassamento, con la totale perdita del finanziamento statale, per quelle Fondazioni che non abbiano determinati requisiti, fra i quali l'equilibrio economico-finanziario», conclude Guarneri. «Equilibrio irraggiungibile anche per i teatri più virtuosi se il finanziamento viene tagliato, inaspettatamente e in misura notevole, al termine dell'anno».
Marcello Zasso