Rassegna Stampa

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Porti, Cagliari free zone: assemblea per salvare zona franca

Fonte: web cagliaripad.it
22 settembre 2016

 

Un colpo di reni per salvare le ultime possibilità di decollo della zona franca in Sardegna. Lo chiede Piergiorgio Massidda il presidente della Cagliari free zone, la società costituita proprio per accompagnare i primi passi della Zf
 

Un colpo di reni per salvare le ultime possibilità di decollo della zona franca in Sardegna. Lo chiede Piergiorgio Massidda il presidente della Cagliari free zone, la società costituita proprio per accompagnare i primi passi della Zf, all'indomani del mancato acquisto delle quote azionarie, la metà del pacchetto, messe in vendita dall'Autorità portuale. Il prossimo passo, annunciato dal presidente della Cfz, sarà la convocazione dell'assemblea dei soci per capire che cosa si potrà fare.

"Siamo in un pantano burocratico - spiega Massidda all'ANSA - si sta decretando la fine della zona franca. L'importanza della sua istituzione viene sbandierata durante le campagne elettorali. Ma solo in quel periodo: per il resto sembra mancare proprio la volontà politica.

Eppure basterebbe crederci di più: a livello informale sono stato contattato in diverse occasioni da possibili investitori. Chi perde? Perdono i sardi: qui ci sono in ballo centinaia di posti di lavoro". Ieri un'altra occasione persa: nessuna offerta per le quote della Cagliari free zone messe in vendita. La scadenza per la presentazione era fissata per le ore 12.

Ma non è arrivato nessun plico. L'Authority aveva messo in vendita le sue azioni, 280, con prezzo a base d'asta fissato in 245 mila euro. L'altra parte, il 50 per cento, è invece nelle mani del consorzio industriale Cacip.