Rassegna Stampa

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Housing sociale, strade e nuovo parco: rivoluzione a Sant’Avendrace

Fonte: web cagliaripad.it
9 settembre 2016

 

Da periferia a rione gioiello: il Comune chiede i fondi al Governo Renzi per trasformare l’antico quartiere cittadino stretto tra la necropoli di Tuvixeddu e la laguna di Santa Gilla
Ennio Neri,


e.neri@cagliaripad.it

 

Nuova viabilità, un parco e spazi sportivi e case popolari e housing sociale nell’ex Mattatoio di via Po. E’ una rivoluzione quella in arrivo per Sant’Avandrace. Il progetto è della giunta Zedda che ha chiesto i fondi al Governo Renzi per dare concretezza al piano. La risposta da Roma dovrebbe arrivare entro l’anno. E lo storico rione cittadino, isolato e degradato nonostante la posizione strategica (a pochi passi dal centro e dal porto) e i punti di forza (necropoli punico romana di Tuvixeddu e laguna di Santa Gilla) potrà rifarsi il look, dare impulso alle attività economiche e riconquistare abitanti.
L’occasione arriva dal “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane”. Un bando approvato dal Governo e finalizzato alla rigenerazione delle aree urbane degradate attraverso la promozione di progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano, la manutenzione, il riuso e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e strutture edilizie.  Il finanziamento previsto non va oltre i 18 milioni di euro, ma potrebbe arrivare qualcosa di meno.
La giunta comunale cagliaritana ha scelto il quartiere di Sant’Avendrace. Intanto perché il rione pur essendo posizionato non lontano dal centro storico e dall’area portuale, risulta isolato rispetto al tessuto della città, oltre che privo di spazi pubblici e per la socializzazione e destinati a “verde pubblico e sport”.  E poi per spazzare via il degrado fisico-ambientale (discariche e aree abbandonate) e fenomeni di insicurezza anche di tipo sociale (prostituzione) che tarpano le ali alle ambizioni di crescita del quartiere. Il piano di riqualificazione urbana, si legge nei documenti, “si pone la finalità di ridare centralità urbana, qualità, organicità e identità alla stessa, oltre che migliorare le condizioni di vivibilità e sicurezza del quartiere”.
Tre i punti centrali: 1 ) la riqualificazione, attraverso la sistemazione dei marciapiedi, nuova illuminazione e di percorsi pedonali e ciclabili, dell’asse urbano viale Sant’Avendrace – via Po e del sistema di connessioni tra il quartiere, i servizi e le destinazioni di valore (laguna Santa Gilla e colle Tuvixeddu in primis); 2) la realizzazione di un “Parco attrezzato sportivo e educativo” tra il parco ferroviario e lo stagno (sarà così riqualificata un’ampia area oggi marginale ma in futuro dotata di servizi per lo sport, il tempo libero e l’apprendimento, verde pubblico e un nuovo sistema di accessibilità. Spicca il piccolo parco pubblico di via San Paolo, che avrà all'interno un “garden center e servizi connessi” (costo di un milione e 700 mola euro) frutto dell’intesa sottoscritta il 29 agosto scorso con la Società Green Land e la Sgaravatti Land. Restano in piedi i progetti per il parcheggio di scambio, l’area camper e l’ecocentro.
Infine (3) prevista la costruzione di un complesso di Social Housing (a carico del soggetto privato) e Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) attraverso la riqualificazione dell’Ex Mattatoio comunale di via Po, compresa la realizzazione di servizi generali (rimarrà in piedi il canile e verranno valorizzati i resti archeologici che quasi certamente verranno a galla con gli scavi). Anche qui c’è già un’intesa sottoscritta sempre il 29 agosto con la società Torre, gestore del Fondo Immobiliare per l'Housing Sociale per conto della Regione. Al posto dell’ex mattatoio 60 alloggi (il 10 % dei quali da destinare a edilizia residenziale pubblica) di 80 mq, per un investimento complessivo di 7 milioni di euro.
“il piano s’inquadra in una visione del quartiere molto più ampia”, spiega l’assessore comunale all’Urbanistica Francesca Ghirra, “ed è coordinato con altri investimenti in corso come quelli della Regione che ha in programma di recuperare le vecchie casermette di viale Trieste e gli uffici dell’Aeronautica di via Simeto. Sant’Avendrace ha caratteristiche da rione periferico: ma grazie alla nuova viabilità, all’haousing sociale e ai servizi contiamo di restituire qualità urbana al quartiere per valorizzarlo e ripopolarlo”.