Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La poesia di Leopardi incontra Sam Cooke

Fonte: L'Unione Sarda
6 settembre 2016

Un reading sotto il segno della musica soul

 

 

Questa sera il gruppo Le voci del Tempo
in concerto a Cagliari nell'Orto dei Cappuccini

 

G iacomo Leopardi sta alla poesia come Sam Cooke al soul. Per il genio di Recanati, il culmine della forma letteraria in cui era maestro risiedeva nella lirica, massima espressione dell'interiorità dell'Io.
Per il cantante di Clarksdale, tra le voci più grandi nella storia della black music, pioniere della parità razziale e artista impegnato ( A change is gonna come venne scritta in risposta alla dylaniana Blowin' in the wind , che Cooke giudicò splendida), l'apice della musica erano il gospel e il soul.
Oggi a Cagliari alle 19 nell'Orto dei Cappuccini in viale Merello 56, un bello spazio restituito di recente alla città e che per la prima volta ospita uno spettacolo, la compagnia Le voci del Tempo formata da Marco Peroni, voce recitante, Mario Congiu, voce e chitarra, presenta "Soul - Parole di Giacomo Leopardi e canzoni di Sam Cooke", organizzato dall'Associazione Pubblico-08.
«È una produzione nuova ed è la prima volta che viene proposta in Sardegna», precisa Peroni: «In passato raccontavamo la storia attraverso la canzone. In uno spettacolo di qualche anno fa, ad esempio, parlavamo del boom economico accompagnandoci ai brani di Luigi Tenco. Col passare tempo l'interesse si è spostato sul rapporto tra parola e nota entrando in una suggestione più libera».
Quale opera ha scelto di Leopardi? «Leggerò alcune pagine dello Zibaldone, ed esattamente quelle in cui racconta del suo primo innamoramento. È un Leopardi meno frequentato, meno conosciuto, ma molto emozionante. Lo abbiamo accostato alle canzoni soul di Sam Cooke. Il soul è la musica dell'anima. La musica che secondo noi stava meglio vicino a quelle parole».
Alla poetica del vero storico perseguito da Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi contrappone l'incerto.
In un mondo dominato dai bianchi, Sam Cooke fonda una casa discografica e una società editoriale. Il primo rivendica l'autonomia della poesia, il secondo fa lo stesso con la musica: due precursori.
«Erano entrambi molto avanti. Prima di Giacomo Leopardi, nessuno in Italia aveva mai rifiutato i principi che guidavano la composizione poetica. Come nessun nero prima di Sam Cooke aveva creato una propria casa discografica indipendente».
In alcuni pensieri dello Zibaldone, Giacomo Leopardi lamenta il declino dello stile.
«L'estetica - conclude Marco Peroni - deve sempre andare di pari passo con l'etica. Viviamo nella società dell'immagine, dove gli stimoli visivi sono tanti. Dovremmo avere più immaginario che immagine. E anche ascoltare di più». Appuntamento alle 19 nell'Orto dei Cappuccini in viale Merello.
Carlo Argiolas