Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, nasce la città turistica Tre alberghi nati negli ultimi anni e il continuo fiorire di b&b

Fonte: L'Unione Sarda
25 luglio 2016

Operatori del lungomare soddisfatti, camere sempre piene da maggio sino a ottobre

 


Si chiamano Villa Sveva, Nautilus e Poetto, e sono gli alberghi nati negli ultimi tre anni. Uno alla volta, hanno accompagnato gli stati d'avanzamento dei lavori che hanno trasformato il lungomare cittadino. I tre piccoli hotel - dispongono di poco più di quaranta camere - rappresentano in ogni caso un segnale importante per la città. Cioè, una sorta di consolidamento dell'idea di far diventare Cagliari una città turistica con un unico punto di riferimento e di partenza: il Poetto.
TUTTO ESAURITO Inutile sottolineare che le tre strutture ricettive, da maggio, registrano il tutto esaurito e così andrà fino a ottobre inoltrato. D'altronde, con la spiaggia e gli stabilimenti balneari a due passi due, locali per l'intrattenimento, i collegamenti con il centro molto più che efficienti, non potevano non attirare l'interesse di quanti intendono questo insieme di cose come vacanza.
L'ANNO ZERO «Credo che tutto qui intorno stia migliorando - spiega Luigi Maggio, direttore del Villa Sveva Boutique Hotel - ma ancora non basta. Mi piace pensare che questo 2016 sia l'anno zero del Poetto. Nel senso che i lavori di riqualificazione sono stati ultimati e che non ci sono più alibi per giustificare eventuali fallimenti. Certo, servirebbe almeno un infopoint e qualche altro dettaglio per rendere più funzionale tutto ciò che è stato realizzato. E poi, il vero problema di fondo è il solito: prezzi troppo alti. L'altro giorno, un cliente mi ha mostrato lo scontrino rilasciatogli in un chiosco: 16 euro per due spremute d'arancia e due tramezzini, peraltro di quelli preconfezionati. Onestamente, mi è sembrato esagerato».
ABUSIVI Ecco uno dei punti dolenti, ma ce ne sono altri a creare ulteriori fastidi se non, addirittura, veri e propri problemi. In particolare, gli abusivi. Passino i bed & breakfast, intorno al Poetto ce ne sono a decine, e gli affittacamere, numerosi quelli ufficiali, restano quelli che mettono a disposizione una o più camere, magari a prezzi inferiori, e non denunciano alcun movimento, men che meno i loro ospiti in Questura. «È una questione di sicurezza - dice Maggio - e di questi tempi, con le cronache che ci aggiornano continuamente, c'è poco da prendere alla leggera certi argomenti».
LA CHIESA Sul fronte del grande movimento di auto e di giovani al Poetto, nessuna lamentela. «Devo dire che la situazione è assolutamente tranquilla - dice padre Enrico Spano, parroco della chiesa della Vergine della Salute -. Io ho sempre svolto il mio ruolo di sacerdote in località di mare per cui conosco le dinamiche e il Poetto non si discosta da nessun altro centro della nostra Isola. Anzi, ben venga questo traffico se serve a migliorare le condizioni dell'economia della città».
Padre Enrico, che gestisce anche un detiene un particolare primato: la sua è la prima parrocchia italiana dotata di defibrillatore. «Abbiamo formato sessanta operatori - spiega - quindi siamo in grado di intervenire nella malaugurata ipotesi di un arresto cardiaco. È un aspetto da non trascurare, considerando il grande numero di persone che frequentano abitualmente questa parte di città».
Insomma, il Poetto sembra davvero che abbia cambiato marcia, e con esso anche una fiducia e uno spirito totalmente diverso in quanti ci hanno creduto per anni senza riuscire, però, a vedere risultati. Oggi, al di là dell'arenile super affollato - è una costante a prescindere da tutto -, degli appassionati di bici e della corsa, degli anziani che passeggiano o siedono nelle panchine, la rivoluzione è in atto.
«Sarebbe necessaria anche una seria lotta contro gli abusivi - sottolinea Luigi Maggio - e magari la Regione potrebbe studiare come incentivare le strutture regolari, che pagano le tasse e i dipendenti, sarebbe davvero un bel segnale».
Vito Fiori