Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Assemblea dell'Anci ad Abbasanta I sindaci vogliono il controllo dell'azienda «Entriamo e gestiamo»

Fonte: L'Unione Sarda
5 luglio 2016

La fiducia è bene, il controllo è meglio. Ma siccome i sindaci, chiamati a raccolta dall'Anci (pochi i presenti al complesso Losa di Abbasanta, meno di 60 su 377), di Abbanoa hanno perso anche la fiducia, si va oltre il semplice controllo, suggerito ai suoi tempi da Vladimir Ilic Uianov, in arte Lenin. Rivoluzione, in punto di diritto. Come? «Niente di complicato: utilizzando una norma della legge che prevedeva entro il 2015 il passaggio delle azioni in capo alla Regione ai Comuni al prezzo simbolico di 1 euro ogni mille azioni. Da minoranza che siamo oggi e quindi non contando assolutamente niente, col passaggio delle azioni arriveremo anche oltre il 60 per cento del capitale e in quanto maggioranza quindi assumendoci tutta la responsabilità, sarà possibile aprire un'altra storia perché questa non ci soddisfa per niente. Cambiare tutto, quindi. Un'operazione da fare subito, entro il 2016 o al massimo in un anno». Nell'analisi e nelle decisioni, Pier Sandro Scano, trova il terreno zappato dalle mille proteste dei cittadini che i sindaci ribaltano all'Anci. «Anche sui conguagli bisogna dirla tutta. Difficile contestare la legittimità, altro il giudizio sui calcoli, le modalità, i tempi. Il sindaco non fa proprio niente di male se facilita il ricorso che il cittadino vuol presentare per contestare il pagamento, altro è non invitare a pagare», precisa Scano. Dubbi? Pochi. Il sindaco di Macomer. Antonio Onorato Succu ne pone uno. «E se Abbanoa dovesse andare in default che rischi corrono i Comuni?». Pier Sandro Scano, puntualizza: «Dei debiti ne parleremo, intanto entriamo e gestiamo noi la società». Pietro Doneddu di Gairo, è un fiume in piena. «Abbanoa è stata governata male, la Regione ci ha buttato un sacco di soldi e non capisco l'assessore Maninchedda, ormai difensore d'ufficio. Basta, facciamo sentire la nostra voce». Si è parlato anche di migrati. «Ci faremo in otto ma la situazione va gestita da tutte le forze in campo». L'Anci chiederà che il tavolo di concertazione davvero governi la situazione.
Antonio Masala