Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Giunta, le pedine mancanti

Fonte: L'Unione Sarda
1 luglio 2016

Sfuma la candidatura di Andreozzi (Rossomori) per un assessorato, l'attesa di Sel e Psd'Az

 

Le scelte finali di Zedda legate alle consultazioni interne del Pd 

 

 

Ore decisive per la formazione della Giunta comunale. Davanti al sindaco Massimo Zedda uno scacchiere di pedine variabili: mutano nome, aspetto e consistenza in rapporto ai progressi di un ragionamento, all'avanzare di una tesi, agli equilibri (dei partiti, gruppi o movimenti) da considerare. Per mercoledì alle 16 a palazzo Bacaredda - quando il Consiglio si sarà insediato e avrà eletto il proprio presidente e indicato i gruppi politici - l'esecutivo non sarà più un mistero: sarà lo stesso sindaco a indicare i nove assessori.
IL PROFILO Certo è che alcune deleghe avranno titolari diversi rispetto a quelli della Giunta uscente. A reclamarne un nuovo profilo è l'esito delle amministrative, che ha indicato nel Pd il gruppo-guida, forte di dieci consiglieri su 21 componenti della maggioranza. il centrosinistra vede come seconda forza Sel (il partito del sindaco, che ambirebbe a due assessorati da affidare a Francesca Ghirra, la più votata, e a Paolo Frau), terza il Psd'Az (due le possibili deleghe, che andrebbero al segretario cittadino Gianni Chessa e alla neoeletta Monia Matta), quindi La Base - Sardegna Vera, il Partito dei Sardi e i Rossomori. Queste tre forze stanno dialogando per giungere - ipotesi che potrebbe non dispiacere al sindaco - alla formazione di un unico gruppo. Ma il riverbero in Comune delle tensioni regionali tra Partito dei Sardi e Rossomori non sembra favorire il buon esito del progetto. Anzi, l'ultimo incontro tra i gruppi è stato disertato dai Rossomori, scelta che suggerisce due possibili percorsi: il passaggio al gruppo Misto del consigliere dei Rossomori Filippo Petrucci o la costituzione, con un prestito tecnico di Sel (partner del patto federativo che vede anche i socialisti e Irs), di un gruppo autonomo. Certo è che sembra sfumata la possibilità di vedere Giuseppe Andreozzi assessore, indicato dal suo partito, i Rossomori. «Indicazione», spiega l'avvocato, consigliere uscente e primo dei non eletti, «che mi ha gratificato. Non mancheranno occasioni per poter dare un mio contributo». Al sindaco il compito di trovare la sintesi: una figura che rappresenti in Giunta i tre gruppi.
I DELEGATI La discussione sui quattro assessorati da affidare al Pd - gruppo che mette insieme l'entusiasmo dei neoeletti con la competenza e l'esperienza dei veterani, come l'ex capogruppo Davide Carta - è ancora in corso. Riguarda il sindaco, soprattutto la delegazione Dem (i segretari cittadino Nicola Montaldo, provinciale Francesco Lilliu e il neocapogruppo Fabrizio Rodin) che non può non considerare gli equilibri di partito. Gli interessati non vanno oltre le dichiarazioni diplomatiche. Perché possano esprimere le loro valutazioni è questione di ore: dopo aver soppesato richieste e concrete possibilità di appagamento con le anime democratiche riconducibili ai renziani, soriani e ai leader Angioni, Cabras e Fadda, i delegati Montaldo, Lilliu e Rodin dovrebbero avere un panorama chiaro. Quel che Zedda chiede prima di completare la squadra di governo.
Pietro Picciau