Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Province, l'ultimo atto

Fonte: L'Unione Sarda
21 aprile 2016

Rimarranno in carica sino al referendum costituzionale di ottobre

 

La Giunta nomina gli amministratori straordinari

 

 

Ci sono volute diverse riunioni ma alla fine la Giunta ha nominato gli amministratori straordinari delle Province sopravvissute. Un passo avanti nel riordino dello schema degli Enti locali per cui sono stati definiti anche gli assetti territoriali con l'adesione dei Comuni. Da ieri il territorio regionale si divide ufficialmente in Città metropolitana di Cagliari e province di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna. Gli amministratori rimarranno in carica fino alla fine di quest'anno e il loro compito sarà traghettare gli enti fino alla loro definitiva cancellazione.
LE NOMINE Sarà ancora Guido Sechi l'amministratore straordinario della Provincia di Sassari. Sechi si troverà a governare anche il territorio della vecchia provincia della Gallura, soppressa con l'approvazione della riforma. Stessa cosa per Alessandra Pistis che andrà ad amministrare la Provincia di Nuoro all'interno della quale ricade l'ex Ogliastra. Riconfermato anche Massimo Torrente in Provincia di Oristano mentre Giorgio Sanna andrà nella neonata Provincia del Sud Sardegna. All'interno di questo territorio rientrano le ex Province di Sulcis, Medio Campidano e la Provincia di Cagliari esclusi i 17 Comuni della Città metropolitana. Giorgio Sanna, svolgerà anche il ruolo di commissario della Provincia di Cagliari.
LE COMPETENZE Con la riforma degli Enti locali le Province sono state svuotate delle competenze che sono passate in parte alle Unioni di comuni e alla Città metropolitana di Cagliari. Sino alla loro definitiva cancellazione, continueranno a occuparsi di strade, scuole e servizi ambientali.
L'ESTINZIONE Questi enti sono rimasti in vita perché non era sufficiente una legge regionale per la cancellazione come è successo per le quattro regionali. Il loro destino è legato alla riforma costituzionale approvata dal Parlamento e che dovrà essere confermata con il referendum di ottobre. Infatti, nella legge Delrio è prevista la cancellazione definitiva di questi enti di secondo livello che non rientreranno più nella Costituzione italiana.
L'IPOTESI Prima, però, bisogna superare il passaggio referendario che si esprimerà non solo sulle Province ma su tutta la riforma costituzionale che tra le varie cose prevede la fine del bicameralismo perfetto. Visto che si tratta di una votazione si potrebbe verificare anche l'ipotesi che la riforma non passi e che le Province rimangano in vita. Per questo motivo nella legge approvata dal Consiglio regionale è previsto un paracadute che prevede regole per questi enti che avranno elezioni di secondo livello con gli stessi criteri della Città metropolitana. Il Consiglio provinciale sarà formato da consiglieri comunali (10 o 12 a seconda dalla popolazione) e da un presidente.
I COMUNI Nove Comuni hanno scelto di aderire alla Provincia di Oristano e sono: Bosa, Flussio, Laconi, Magomadas, Modolo, Sagama, Suni, Tinnura e Montresta. Alla Provincia del Sud Sardegna sono aggregati i Comuni di Escalaplano, Escolca, Esterzili, Gergei, Isili, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seulo, Seui, Genoni e Villanovatulo. Infine, faranno parte della Provincia di Sassari i Comuni di Budoni e San Teodoro.
Matteo Sau