Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'Isola si mette in mostra

Fonte: L'Unione Sarda
21 aprile 2016

Cinque weekend di visite guidate in 45 Comuni sardi: si parte il 23 e 24 aprile

 

Monumenti Aperti, i 20 anni di un evento nato a Cagliari Tra le novità ci sono la spiaggia di Porto Giunco (a Villasimius), il Tophet di Sant'Antioco, l'area archeologica delle terme Maetzke (a Porto Torres). E ancora: il campanile della chiesa di San Ponziano, a Carbonia, e Sant'Antioco di Bisarcio, a Ozieri. Ma la lista è lunghissima. Il tradizionale appuntamento con Monumenti Aperti si rinnova, per la ventesima volta. E punta a replicare il successo delle edizioni passate. Partenza dal 23 aprile e conclusione il 29 maggio: cinque fine settimana a disposizione e quasi settecento luoghi di cultura - visitabili gratuitamente -, distribuiti per tutta l'Isola.
I NUMERI Quarantacinque comuni coinvolti, tredicimila volontari - in gran parte studenti, ciceroni per l'occasione - e un programma ricchissimo, che nel corso del tempo ha collezionato sempre più consensi. La formula resta invariata, ma l'offerta di arricchisce, e porta in campo nuovi protagonisti. Per l'edizione 2016 hanno aderito anche Milis, Villasimius, Lunamatrona e Usini: new entry della manifestazione.
LE DATE Si parte nel weekend del 23-24 aprile, con Carloforte, Milis, Sant'Antioco, Sardara. Il 7 e l'8 maggio è la volta di Alghero, Capoterra, Carbonia, Gonnosfanadiga, Marrubiu, Oristano, Pula, Sadali, San Gavino Monreale, Sanluri, Sassari, Villasimius. Seguono, il 14 e il 15 maggio: Arbus, Bosa, Cagliari, Guspini, Lunamatrona, Ozieri, Padria, San Giovanni Suergiu, Sennori, Serramanna. Il 21 e il 2 maggio tocca a Cuglieri, Dolianova, Iglesias, Olbia, Porto Torres, Portoscuso, Quartucciu, Siddi, Villanovafranca; il fine settimana del 28/29 maggio sono di scena Buggerru, Ploaghe, Quartu Sant'Elena, Selargius, Serdiana, Settimo San Pietro, Telti, Tortolì Arbatax, Usini, Villamassargia. Più le tre amministrazioni del Pieminte che hanno aderito alla rete della manifestazione: Castiglione Tinella, Mango e Santo Stefano Belbo. Tutte nella provincia di Cuneo.
LA STORIA Nato nel 1997, a Cagliari, grazie all'iniziativa dell'associazione Ipogeo, Monumenti Aperti è diventato nel corso degli anni un appuntamento imperdibile e capace di raggiungere cifre di tutto rispetto: 3 milioni di visite guidate realizzate gratuitamente da centomila studenti e 50 mila volontari, che in vent'anni hanno raccontato mille monumenti in 119 città e paesi in tutta la regione. Segno evidente che la formula piace. Ed è quella vincente.
IL FUTURO «Ogni anno la manifestazione conta circa 250 mila visitatori, di cui molti stranieri, che arrivano nella nostra Isola in occasione di Monumenti Aperti. È un fenomeno che sta crescendo sempre di più», sottolinea con orgoglio Fabrizio Frongia, presidente dell'associazione Imago Mundi, la Onlus che coordina l'evento. «Non abbiamo intenzione di fermarci, il nostro obiettivo è riuscire a divulgare la formula culturale di Monumenti Aperti in tutta l'Italia. Alcune regioni, come il Piemonte, hanno già seguito il nostro esempio. Ora puntiamo alle altre».
Sara Marci