Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ecco piazza Fernando Pilia Folla di vip ieri per la cerimonia di inaugurazione

Fonte: L'Unione Sarda
11 aprile 2016

BUONCAMMINO. La città rende omaggio allo scrittore, giornalista e storico

 

Per tutti era il professore. Ma Fernando Pilia era anche altro. Molto altro. Di certo uno scrittore, di sicuro un giornalista, di quelli che raccontano storie, persone, uomini e donne di Sardegna. Perché l'Isola, Pilia, l'aveva nel cuore e nella mente, tenuta stretta nei suoi pensieri e nella sua immensa voglia di narrarla e farla conoscere a parecchie generazioni di studenti, ai suoi alunni della “Tuveri” di via Venezia dove aveva per decenni insegnato italiano, latino, storia.
Nato a Esterzili nel 1927, morto a Cagliari nel febbraio del 2003, la Sardegna l'aveva raccontata nei suoi libri, nei suoi articoli, nelle trasmissioni in Rai, da dietro la scrivania delle medie o al corso per laureandi in Archeologia, lasciando in eredità migliaia di lavori che spaziavano dall'etnografia all'antropologia.
Così ieri, alle cerimonia di intitolazione della nuova piazza cagliaritana lungo il viale Buoncammino che d'ora in avanti porterà il suo nome, in tanti non hanno voluto rinunciare ad esserci. Amici stretti o semplici conoscenti. Colleghi ed ex alunni. E poi loro, i politici della città, i candidati in corsa alle urne che non hanno smesso di controllarsi a vicenda, spiandosi a distanza per cercare di carpirne le mosse e perché no, anche le parole. Guardandosi a volte in cagnesco, quasi sempre ignorandosi. Capilista o aspiranti consiglieri.
Massimo Zedda, in quanto sindaco, doveva per forza esserci. È stato lui a strappare il drappo rosso e liberare la targa di marmo col nome di Fernando Pilia. E c'era Piergiorgio Massidda, il suo più diretto avversario. Così come il giornalista candidato sindaco, Paolo Matta. E poi il consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco, gli assessori Mauro Coni e Paolo Frau, l'avvocato ed ex sindaco Mariano Delogu, l'ex assessore provinciale alla Viabilità, Paolo Mureddu. Non è voluta mancare l'ex assessore della Giunta Floris, Ada Lai. E neppure l'assessore regionale Massimo Deiana, l'attore Massimo Medda, gli studenti della scuola Alfieri.
E Giacomo Cao, presidente del Distretto aerospaziale sardo e docente universitario di principi di ingegneria chimica, preso di mira recentemente su manifesti e accusato di troppa vicinanza con i militari.
Tutti loro conoscevano Fernando Pilia. Un po' come il resto di Cagliari, la città che aveva prima accolto il giovane studente universitario arrivato da Esterzili e poi ne era diventata la sua città che ieri gli ha reso il giusto omaggio. Il Comune ha voluto dedicare la nuova piazza al professore, a quel docente rigoroso più che severo, capace di rugosità ma anche estrema dolcezza, affetto.
Era una “penna vagabonda”, Pilia. Come il titolo del libro di Virgilio Lilli che imponeva ai suoi studenti.
Insegnava le lettere, spiegava e faceva amare la Sardegna.
È stato il sindaco Massimo Zedda a scoprire la targa in piazza Fernando Pilia. Tra gli applausi. Ed è stata la sindaca di Esterzili, Giovanna Melis (il paese di cui era stato lui stesso primo cittadino), a rimarcare il forte sentimento che ancora oggi il piccolo centro della Barbagia di Seulo conserva per il professore.
Andrea Piras