Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quando il cane di casa diventa nonno

Fonte: L'Unione Sarda
19 maggio 2008

Il miglioramento è legato a un'alimentazione più corretta e alle cure mediche
Quando il cane di casa diventa nonno
Si allunga anche la vita media degli animali domestici
Terapie sempre simili a quelle utilizzate per l'uomo: c'è anche la chemio e l'inserimento di pacemaker. E presto anche dialisi e trapianti.
Charlie, un bellissimo gatto siamese, è morto quando aveva da poco compiuto 21 anni. Billy è un cagnetto di 17 anni: vive con i padroni che lo coccolano come fosse un figlio ed è sanissimo. Casi insoliti, ma non più rarissimi. Cani e mici, rispetto a trent'anni fa hanno guadagnato in longevità, come i proprietari. Pare che la loro vita media si sia allungata di 3-4 anni: «Merito delle attenzioni speciali che ricevono dalle famiglie che li hanno adottati, dei progressi della medicina e dell'alimentazione sempre più equilibrata», spiega Manuela Piras, veterinaria. Ma c'è di più: «Anche il mese gratuito della prevenzione dedicato ai quattro zampe - aggiunge Piras - fa la sua parte. Molti proprietari portano per un controllo l'animale a cui può essere diagnosticata precocemente una patologia. In questo caso sarà più facile curarlo».
SPESE FOLLI Non mancano poi le spese folli e i viaggi della speranza all'estero: c'è chi porta il proprio cucciolo in strutture specializzate per la chemioterapia o per l'inserimento di un pacemaker. E pare che tra poco tempo si arriverà alla dialisi e ai trapianti d'organo. Ma anche senza ricorrere a interventi delicati, il cane e il micio riescono a vivere a lungo (se appartenessero al genere umano molti di loro sarebbero ultracentenari): l'età media di un gatto è passata dai 10-12 anni del 1980 ai 14-16 del terzo millennio. Stesso aumento per i cagnetti, ma la loro sopravvivenza varia con la taglia. Un bassotto può arrivare a 17 anni, mentre un alano fortunato vivrà per 13 anni. Gli esemplari di taglia media possono vivere senza problemi sino a 15-16 anni. Mentre potrebbero non avere una così lunga esistenza i cosiddetti mini cani toy o giocattolo, insieme a tutte le razze che in Italia non esistevano sino a qualche anno fa.
ALIMENTAZIONE «È bello vedere quanto i proprietari si preoccupino per i loro animali, non c'è più una maggiore attenzione per i cuccioli di razza, tutti vogliono le migliori cure per i piccoli di casa». E ogni padrone crede di avere la ricetta pronta per far vivere bene il proprio quattro zampe. Il regista Franco Zeffirelli ha svelato il suo segreto: «Ci vuole un ottimo veterinario. Castrare maschi e femmine. Non farli mai mangiare i nostri avanzi unti e quando invecchiano dar loro latte e mozzarella». Proprio l'alimentazione sembra che faccia la vera differenza rispetto al passato: «Scatolette e croccantini contengono sostanze nutritive ben bilanciate e composti vitaminici necessari nelle diverse fasi della crescita», sostengono i veterinari.
FRANCESCA GHEZZO