Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Assalto al nuovo Poetto Gran folla sul lungomare per Pasqua e Pasquetta

Fonte: L'Unione Sarda
29 marzo 2016

LE FESTE. Lunghe file di auto dalla mattina fino al tardo pomeriggio 


Arrivarci è stata una fatica. Tutti in fila, sul viale, a passo d'uomo. Il Poetto, ieri mattina, è sembrato piuttosto lontano alle migliaia di automobilisti che si sono messi in viaggio per raggiungerlo. Poi, una volta arrivati, la ricerca di un parcheggio. In spiaggia, arriva il momento atteso per la “terapia antistress”.
«Noooo!». La risposta è una sorta di cantilena. Sfidare la brezza e concedersi un bagno è forse osare troppo. Anche se la colonnina del termometro segna gradi 23.
Per Mariella Perra l'acqua del Poetto, pur placida, limpida e invogliante è un sogno lontano, un appuntamento da rimandare. «A giugno e magari anche a luglio», conferma l'amica Valentina Urru. Canottiere e spalle scoperte per godersi il sole alla prima fermata non bastano, da sole, a convincere che dieci metri più in là il mare è un paradiso. Bello e deserto, se non fosse per qualche surfista che, dritto sulla tavola con pagaia in mano, scivola verso Margine Rosso.
LA FESTA Mezzogiorno di un mattino di Pasquetta trascorso in città. Il Poetto ha convinto. E se anche in passato, prima della rivoluzione, la spiaggia dei Centomila era pur sempre un appuntamento irrinunciabile per i cagliaritani che sceglievano di restare a casa e lasciar perdere la tradizionale gita fuori porta, oggi, dopo il restyling, sembra essere ancor più amato. «Bellissimo, che dire», commentano marito e moglie mentre si concedono una breve sosta per interrompere la passeggiata su una panchina della quarta fermata. «Pranzeremo a casa, siamo vecchi. Ma in forma», avverte la signora che si tiene stretto il cappotto color cammello con pelliccia.
LE CONTRADDIZIONI Non era certo sola, l'unica a “vestire pesante”. Il Poetto era l'emblema della diversità. Caldo? Meglio spogliarsi per “acchiappare” i primi raggi. Tepore insufficiente? Sulle piste tanti indossavano piumini, giubbotti e maglioni. Bambini compresi.
LE SCELTE Insomma, se per una nuotata bisognerà attendere una colonnina di mercurio ben più generosa, per passeggiare, andare in bicicletta o sui pattini il tempo è propizio. E il nuovo Poetto è una scommessa vinta, una prova del nove che fa ben sperare sulla stagione (quasi) alle porte. Con i suoi pregi, con le sue pecche.
LE CORREZIONI Perché ieri lo sbarco tra Marina Piccola e il Margine Rosso ha suggerito le migliorie da fare. Di certo sul versante dei parcheggi. Trovare uno stallo libero non è stato facile. «Tutto sommato è andata piuttosto bene», spiegano alla Polizia municipale. «Abbiamo solo fatto un intervento per la presenza di un cane sull'arenile, per il resto è stata una mattina tranquilla nonostante la grossa mole di traffico e le file». Sull'arenile, il pienone non c'è comunque stato. I cagliaritani, pur riservando al Poetto un ruolo di primo piano, si sono distribuiti tra parchi, giardini e la passeggiata di Su Siccu.
L'IMPRENDITORE «Il nuovo Poetto non ha raffronti col passato, è davvero magnifico, anche se bisognerebbe far ordine tra pista per le bici e corsie per le passeggiare e la corsa», dice Alessandro Murgia, titolare del chiosco Emerson. «Molti genitori si lamentano di non poter lasciare i bimbi liberi di scorrazzare per via delle biciclette, ma anche i ciclisti protestano per le ricorrenti invasioni di corsia». Problemi che dovranno essere magari corretti in corso d'opera, prima dell'inaugurazione ufficiale che dovrà avvenire durante la festa di primavera.
Andrea Piras