Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Alter Nos, Minerba felice

Fonte: L'Unione Sarda
24 marzo 2016


«Grande responsabilità, spero di essere all'altezza» - L'assessore alle Politiche sociali rappresenterà la Municipalità

 

«Felice? Anche di più: sono onoratissimo». Luigi Minerba, 58 anni, assessore alle Politiche sociali e alla Salute, è l'Alter Nos, ovvero il rappresentante della municipalità per la festa numero 360 di Sant'Efisio. «Me lo ha comunicato il sindaco Massimo Zedda al telefono l'altro ieri sera - racconta - mentre ero impegnato a Torino in un convegno sul co-housing. Confesso che non ci ho dormito tanta era l'emozione che provavo».
Minerba, professore associato di Statistica medica e programmazione sanitaria, fa parte del Gruppo di Giorgino, il villaggio dei pescatori ultima tappa cagliaritana del viaggio di Efisio verso Nora. Quindi, la sua non è stata una scelta casuale. Ma non è escluso, a poco più di due mesi dalle amministrative, che il sindaco Zedda abbia così evitato possibili malumori nel caso avesse nominato un consigliere comunale, concedendogli di fatto una visibilità eccessiva in vista di una candidatura.
Luigi Minerba è un tecnico non eletto, e non eleggibile perché non si candiderà. Ecco eliminato ogni dubbio. E, in ogni caso, il suo “attaccamento” alla tradizione è fuori discussione. «Partecipo al Gruppo di Giorgino, che poi è un gruppo di Cagliari, da sei anni - dice - ma, avendo vissuto per tanto tempo nel borgo, so quanto sia importante per i residenti il rapporto con Sant'Efisio. Adesso ci tornerò da Alter Nos e sono davvero curioso di vedere l'effetto che farà su di me e sugli altri».
Si sente pronto per questa esperienza?
«Spero solo di essere all'altezza, è una grande responsabilità. Mi piace pensare che anche i miei ruoli, professionale e politico, possano aver determinato la scelta finale. È una sorta di contestualizzazione, Sant'Efisio che scaccia il colera e io, nel mio piccolo, da assessore a Politiche sociali e Salute divento Alter Nos in un periodo delicatissimo come quello che stiamo vivendo, con migranti, rifugiati, poveri e disoccupati. Vorrei credere che la particolare coincidenza non sia solo suggestiva».
Dica la verità, si aspettava la nomina?
«No, le giuro che mai avrei immaginato un giorno di ricevere questa delega. Non mi è nemmeno balenata come idea in quanto tecnico esterno dell'esecutivo. Di solito, le nomine sono sempre andate ai consiglieri, persone comunque che sono state votate ed elette democraticamente. Ma io no, io non sono stato eletto».
Ma non è nemmeno dispiaciuto.
«Gliel'ho detto, sono onorato. E per me, che ho abitato e vissuto in viale Pula, essere Alter Nos ha un significato davvero straordinario. Sappia solo che non appena ho chiuso la telefonata con Massimo ( il sindaco, ndr ) ho ricevuto decine e decine di chiamate di congratulazioni da parte di tutti, destra e sinistra. È stato bello sapere che quando è stato scandito il mio nome in aula consiliare ci sono stati solo applausi di consenso. Alla fine, è questo ciò che conta».
Come se la cava con i cavalli?
«Sino a vent'anni fa cavalcavo regolarmente, poi non più. Mia figlia è un'amazzone e saprà insegnarmi come stare a cavallo. A dire il vero, diverse persone mi hanno offerto il loro aiuto per dei corsi accelerati. Da qui al 1° maggio farò in tempo a riprendere le mie vecchie abitudini in sella a un cavallo».
E questa è solo una delle tante incombenze imposte dal ruolo. Luigi Minerba è già stato convocato dall'Arciconfraternita del Gonfalone (stasera il primo incontro) e dal sarto che dovrà tagliargli l'abito. A Pasquetta, invece, in attesa della grande festa, l'Alter Nos scioglierà il voto fatto a Sant'Efisio nel 1793 perché liberasse la città assediata e bombardata dalle navi della Francia rivoluzionaria.
Vito Fiori