Rassegna Stampa

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Processo Lirico, Zedda assolto. E su Facebook i cagliaritani (e non) si scatenano

Fonte: web sardiniapost.it
24 marzo 2016

 

L’assoluzione di Massimo Zedda – che non ha commesso alcun abuso d’ufficio nella nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente del Lirico di Cagliari nel 2012 – non tarda a infiammare Facebook. Foto e commenti riempiono le bacheche sarde nel giro di pochi minuti (nella foto di copertina, il sindaco fuori dal tribunale insieme ai suoi avvocati, Giuseppe Macciotta e Fabio Pili ).

Il più rapido di tutti è stato Nicola Montaldo, il segretario cittadino del Pd che, sulla ricandidatura di Zedda alle Comunali di maggio, ha commesso più di un errore tattico in questi mesi (l’ultimo sulle alleanze lo scorso febbraio). Ma Montaldo oggi ha provato a farsi perdonare, con un post pubblicato appena si è diffuso la notizia sul verdetto del tribunale. “Con grande soddisfazione – ha scritto – apprendiamo dell’assoluzione del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Noi non abbiamo mai dubitato della sua correttezza ed onestà, e oggi la magistratura ce lo ha confermato. Il PD cittadino proseguirà il suo impegno per la riconferma del primo cittadino e dell’amministrazione di centrosinistra per i prossimi cinque anni”.

Paolo Frau, l’assessore all’Urbanistica, uno dei più stretti collaboratori di Zedda, ha raccolto novanta like solo nella prima ora. “Non riesco a immaginare – si legge nel post – una felicità più grande di quella che sto vivendo”.

Quindi ecco i vendoliani, sia quelli che hanno seguito Zedda nell’alleanza con RossoMori e iRs, sia coloro che sono passati invece a Sinistra italiana. Nel primo gruppo c’è il consigliere regionale Francesco Agus che ha pubblicato un discorso fatto da Zedda nel 2010, quando era un rappresentante della massima Assemblea sarda. Il sindaco, allora vicepresidente della commissione Cultura, disse nell’Aula di via Roma: “Fare politica mi ha insegnato ad avere più dubbi che certezze, a pormi domande e a non dare niente per scontato. Mi ha insegnato a mediare, a sacrificare alcune posizioni e a contare fino a dieci prima di parlare o prendere una decisione”. Sul fronte opposto, interno a Sel, c’è il deputato Michele Piras, che su Facebook ha scritto: “Noi non l’avevamo mai messa indubbio l’onestà, altri si. Oggi quindi sono felice tre volte per l’assoluzione di Massimo Zedda: per lui, per noi e (pure) per gli altri. E tanti esagitati dovrebbero anche imparare che un rinvio a giudizio non è una sentenza, eh”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)