Rassegna Stampa

web Cagliari Globalist

Primavera Universitaria contro i tagli del Governo nazionale

Fonte: web Cagliari Globalist
22 marzo 2016


La Confsal attraverso il sindacato di categoria aderisce alla protesta con tutte le rappresentazioni sindacali unitarie dell'Università di Cagliari

Oggi, lunedì 21 marzo, si svolge una protesta denominata "Primavera delle Università" contro i tagli del Governo nazionale. La manifestazione è stata promossa dalla Conferenza de Rettori per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell'alta formazione nel paese. A Cagliari la protesta si attua con una "passeggiata'" per le vie del centro cittadino. Docenti, studenti e personale distribuiscono volantini per spiegare le ragioni della protesta, tappa finale il Municipio in via Roma, dove il rettore Maria Del Zompo incontra il sindaco Massimo Zedda. La sera in aula magna del Rettorato ci saranno i vari interventi per un'analisi sulla situazione dell'Università dopo i molti tagli del governo.

La Confsal attraverso il sindacato di categoria aderisce alla protesta con tutte le rappresentazioni sindacali unitarie dell'Università di Cagliari per ribadire che il valore, la qualità nella formazione e l'elevata competitività dal punto di vista scientifico rimangono alti nonostante i minori introiti dovuto ai tagli dei finanziamenti statali. Tuttavia grazie al contributo del personale tecnico-amministrativo si riesce a garantisce, anche se con enormi sforzi l'efficienza , superando le tante criticità.

La Confsal Cisapuni attraverso la sua rappresentante Sabina Pusceddu non ha gradito questa inutile e fuori luogo passeggiata in Comune dichiarando: "La Primavera delle Università dovrebbe concludersi al palazzo della Regione e non davanti a quello Civico visto che l'anno scorso il presidente Pigliaru ha dimenticato di destinare le risorse per le borse di studio in medicina e veterinaria: ben 5 milioni non sono stati destinati (corresponsabile anche l'università cagliaritana), dimenticando di fare una programmazione finanziaria adeguata. Siamo d'accordo con la mobilitazione, ma la scelta del Palazzo Civico di Cagliari non porterà alcun risultato se non quello di dare un po' di visibilità al sindaco Zedda, visto che siamo in campagna elettorale per Cagliari. Non piace questa caduta di stile dell'Ateneo e delle organizzazioni sindacali che sosterranno il programma cittadino ed il nostro sindacato non sosterrà questo scelta della protesta. Le istanze della nostra università vanno affrontate con i veri protagonisti per trovare le soluzioni e nelle legittime sedi, non al Comune di Cagliari che della vertenza non ha alcuna competenza".

Per Elia Pili, Segretario Regionale della CONFSAL "la Regione Sardegna tagliando i fondi all'Università ruba il futuro ai nostri giovani, penalizzando gli studenti più poveri che vedranno ridotte le borse di studio e la possibilità di accedere all'Università. Senza cultura non si mangia. Ci aspettiamo da una Giunta Regionale fatta di professori un cambio di rotta, perché o si riparte delle nostre eccellenze come l'Università o non c'è futuro per la nostra terra".