Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Opere abusive da demolire Accolto il ricorso, salve la recinzione e la pavimentazione

Fonte: L'Unione Sarda
14 marzo 2016

VIA PUGLIA. I giudici del Tar sospendono solo una parte dell'ordinanza del Comune 

Non si poteva aumentare la volumetria dei vecchi fabbricati perché l'area è vincolata dalla presenza del cimitero. A quasi dieci anni di distanza, i giudici del Tar Sardegna hanno annullato solo una parte dell'ordinanza che, nel novembre 2006, aveva intimato alla società Camilla srl di Paolo Lilliu di sospendere i lavori e demolire le opere realizzate abusivamente accanto al cimitero di San Michele.
Pur avendo parzialmente accolto il ricorso presentato nel 2007 dagli avvocati Massimo Angelo Fenza e Simonetta Monaco per conto del privato, il giudici amministrativi ora hanno “salvato” solo la pavimentazione esterna e la recinzione realizzate senza autorizzazione.
La vicenda riguarda degli interventi edili contestati nel 2006 dal Comune (che si è costituito col legale Genziana Farci) in via Puglia, su due fabbricati costruiti nel 1964. Per gli avvocati del privato si trattava solo di una ristrutturazione (dunque punibile solo con una multa e non con la demolizione), mentre per l'ufficio tecnico ci sarebbe stato un ampliamento di circa 21 metri quadrati, tramezzi, e - all'esterno - la manutenzione della pavimentazione esterna e della recinzione.
«La censura del ricorrente», scrivono i giudici, «coglie nel segno solo con riferimento alle opere esterne (pavimentazione del cortile e manutenzione straordinaria della recinzione esterna)». Accolto il ricorso, l'ordinanza rimane per gli interventi eseguiti nei fabbricati che dovranno essere demoliti.
Francesco Pinna