Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piscina chiusa da sei mesi

Fonte: L'Unione Sarda
1 marzo 2016


La struttura potrebbe essere riaperta in tempi rapidi - Concluse le formalità del bando di gara per l'assegnazione annuale

 


Quei cancelli sono sbarrati da quasi sei mesi, da quando, il 21 settembre, il dirigente comunale Gianbattista Marotto firmò la determinazione 9018/2015 che imponeva la chiusura della piscina comunale di viale Diaz. Ora, forse, la struttura potrebbe essere riaperta in tempi abbastanza rapidi. Ma, intanto, per tutto l'inverno i nuotatori cagliaritani sono stati costretti a emigrare verso altre piscine.
LA SITUAZIONE Nel frattempo, una serie di controlli. E un bando per l'assegnazione annuale della piscina: tutte le procedure burocratiche sono state ormai espletate (compresa l'apertura delle buste delle tre società che hanno partecipato). Si tratta solo di stabilire chi sarà il vincitore. Ma perché la piscina è rimasta chiusa per tanti mesi? La risposta nella stessa determinazione: “scongiurare rischi alla sicurezza delle persone e dell'ambiente”. Qualche mese prima, il Comune aveva commissionato a un esperto esterno una perizia della struttura. E il verdetto era stato impietoso.
LA CONCESSIONE Un responso che, però, non era piaciuto all'Acquasport, la società che gestiva la piscina. «Così», racconta il presidente Pino Anedda, «abbiamo fatto fare una serie di valutazioni: sono intervenuti la Asl, i vigili del fuoco e tre verificatori che hanno controllato gli impianti elettrici. Era tutto a posto». Ma, intanto, la concessione era stata revocata. Anzi, a voler essere precisi, è stata revocata la proroga (prima di un anno e, poi, di altri due mesi). Ed è stato predisposto un altro bando per l'assegnazione annuale. Hanno preso parte tre società, compresa la stessa Acquasport. «Siamo stati gli unici a essere stati ammessi senza riserve». A voler leggere i sottotitoli, Anedda è quasi pronto a scommettere nel fatto che la piscina sarà assegnata alla sua società. «Cosa», spiega, «che consentirebbe la riapertura nel giro di pochi, pochissimi giorni. Noi non abbiamo, per esempio, il problema di dover fare nuovi allacci, di nuove utenze. Basterebbero poche ore per rendere nuovamente operativa la piscina».
IL FUTURO Le porte di viale Diaz, dunque, potrebbero essere riaperte entro brevissimo tempo. E poi? Occorrerà attendere un nuovo bando (naturalmente non più annuale). «Per quanto ci riguarda», conclude Anedda, «abbiamo già predisposto un project financing». Cose di cui si parlerà più avanti. «Ora conta riaprire per i 1.500 utenti e per i venti istruttori che hanno perso il lavoro».
Marcello Cocco