Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Subito un'Authority per la cura dei litorali»

Fonte: L'Unione Sarda
1 aprile 2009

l'esperto Parla il docente Felice Di Gregorio 



«Serve un'Autorità che governi i litorali». Felice Di Gregorio, esperto di ambiente costiero e docente associato al dipartimento di Scienze della terra dell'università, lo sostiene da anni. Certo com'è «dell'intollerabile inesperienza degli amministratori sull'argomento», ma anche della necessità di intervenire senza più esitare e, soprattutto, di accorpare competenze polverizzate.
DIECI COMPETENZE Sul Poetto, ad esempio, mettono bocca dieci enti: l'assessorato comunale all'Urbanistica progetta strade e ha elaborato il Piano del litorale; quello al Turismo gestisce la grigliatrice, assegna gli appalti per il salvamento e per la pulizia dei bagni. La Pianificazione dei servizi deve svuotare i cestini dall'immondizia e fornire i mezzi per la pulizia. Poi c'è la Regione: il Corpo forestale (assessorato all'Ambiente) previene e persegue reati ecologici, il Servizio tutela del paesaggio (Urbanistica) e i Lavori pubblici sovraintendono alla strada e a parti di Marina Piccola. La Capitaneria di porto ha competenza dal bagnasciuga in poi, la Asl si occupa di igiene, il ministero della Difesa dei suoi stabilimenti con le stellette. Poi c'è il Genio civile opere marittime: bisogna chiedere la loro autorizzazione per far transitare un trattore sulla spiaggia. Un groviglio.
L'AUTORITÀ «I 450 chilometri di spiagge sono una risorsa per l'Isola. Tutte in questo momento hanno problemi di erosione che coinvolgono sia gli arenili, piccoli e grandi, che le opere adiacenti», spiega Di Gregorio. «Ciò richiede l'intervento urgente di un'Autorità che assicuri un serio monitoraggio e individui rimedi, considerato che nel corso degli anni questi fenomeni sono destinati ad aggravarsi a causa dei cambiamenti climatici. Occorre una seria ricognizione della situazione, un'analisi dei rischi e poi bisogna decidere quali sono gli interventi prioritari da attuare attraverso interventi consistenti. Ho sempre sostenuto che di questi problemi dovesse farsi carico il Piano di assetto idrogeologico: da lì si poteva partire. Ma non mi pare che le attenzioni, se ci sono, siano adeguate all'importanza della costa e delle spiagge. Per questo», conclude Di Gregorio, «lancio l'ennesimo appello: serve un'Autorità dei litorali che si faccia carico dell'emergenza. Subito». (f. ma.)

01/04/2009