Ateneo. Alla Settimana della scienza il rettore sulle archistar: da noi resistenza mentale

L'exSemnonera adattaaglialloggiuniversitari. Pianoaffondatodalgiocodelleparti Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦ «Gli architetti internazionali respinti per il gioco della parti. Il campus? Posizionato su un’area sbagliata». È un Pasquale Mistretta a ruota libera quello che ha inaugurato ieri mattina la XIX Settimana della cultura scientifica. Per l’urbanista cagliaritano la diciottesima edizione vissuta da Rettore. Di sicuro l’ultima. E per il magnifico “sempre rieletto”, è già tempo di bilanci. Ma prima c’è spazio per la presentazione di un opuscolo sul ruolo dell’Università nella Regione e per qualche frecciatina alla politica locale.
ARCHISTAR E CRITICHE. Prima sul bollino Unesco a Sant’Efisio («non porta risultati concreti») e poi sull’ostilità riservata alle archistar. Il rettore racconta l’esperienza di Pechino “globalizzata”: «Tre fasi - spiega Mistretta - nella prima sono arrivati i grandi architetti internazionali, nella seconda si sono mescolate le esperienze degli architetti locali con quelle degli internazionali e adesso a Pechino quelli internazionali non servono più». Diverso in città e nell’Isola. Zaha Hadid per il Betile, Rem Koolhaas a Sant’Elia, Gilles Clement (teorico del paesaggio) a Tuvixeddu e Jacques Herzog a Monteponi. Tutti respinti. «Più che per resistenza culturale, per resistenza mentale - ironizza il rettore - penso che siano stati fermati esclusivamente per il gioco delle parti. L’unico progetto che ho criticato, anche se mai pubblicamente fin’ora, è quello di Herzog: una vergogna. Soltanto una forma di esibizionismo dell’architetto che non ha saputo interpretare l’umiltà delle terra e la povertà delle miniere». Non resta che Paulo Mendes Da Rocha, autore del progetto del campus universitario all’ex Sem in viale La Playa. Anche lui fresco di bocciatura e di polemiche.
IL CAMPUS MANCATO. «L’area di viale La Playa non era adatta - spiega Mistretta - sulla vicenda mi son tirato indietro dopo la permuta con il complesso di via Roma». Mistretta ha auspicato il sostegno concreto della Regione ad un’università in grado di elaborare le soluzioni più efficaci alla crisi dell’Isola.