Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dalla canoa alla vela, banchine piene

Fonte: L'Unione Sarda
30 marzo 2009

Nautic Show. Si è aperta la decima edizione della rassegna cittadina sulla nautica

Innovazione e qualità per superare la crisi economica

Gommoni, barche a vela e a motore. Proposte per tutti i gusti in banchina per il decimo anno di Nautic Show.
Nautic show Sardinia compie dieci anni. Li ha festeggiati ieri mattina nel lungomare di via Roma, aprendo le porte a una piccola folla di appassionati in attesa. Perché la crisi si farà pure sentire, ma sognare non costa niente. E una passeggiata (ingresso gratuito), fra gli stand multicolori di 50 espositori e 240 barche in bella mostra, aiuta a dimenticare i guai, almeno per qualche minuto.
LA RASSEGNA È diventata ormai un appuntamento tradizionale la rassegna organizzata da Valter Grisolia e Giovanni Leonori, da quel lontano 2000 in cui debuttò a Marina di Capitana. Poi è passata a Marina Piccola e dal 2006 si è trasferita a Cagliari, dove, fino al 5 aprile, le imbarcazioni potranno essere provate in mare. Ma al Nautic show non ci sono solo barche. Il vasto pubblico dei “vorrei ma non posso” trova anche la possibilità di iscriversi a un corso di vela (Yact club Cagliari), acquistare abbigliamento, quadri con soggetti marini, attrezzatura da pesca, visitare velieri da 50 metri (Mercedes e Adornate) che promettono vacanze da sogno, cantieri di rimessaggio, posti barca superscontati (Porto Corallo) e tutto un fantasmagorico campionario di oggetti che ha il mare come denominatore comune.
LE INIZIATIVE Per chi vuole iscriversi a tutti i costi al club dei navigatori della domenica non c'è che l'imbarazzo della scelta. Può iniziare con un guscio. Diana canoe, azienda con stabilimento in viale Monastir, con appena 500 euro offre uno scafo completo di pagaie, paraspruzzi e salvagente. Per chi ha paura di infilarsi dentro la canoa, c'è il modello Sit on op (si rema seduti) per 400 euro. E se non si dispone neanche di un ripostiglio, il titolare dell'azienda, Roberto Caredda, importa dall'Ungheria una canoa gonfiabile: per 500 euro.
Dalla pagaia alla vela, i cacciatori di occasioni sono i velisti, ansiosi di fare il salto di categoria. Magari dalla scomoda deriva al cabinato. In via Roma ce ne sono molti, nuovi e usati. Il broker Anonima naviganti offre uno Jeanneau Sun Odyssey 37, del 2003: è lungo 11, 40 metri, ha tre cabine, un bagno e costa 85 mila euro. Per chi invece non considera il nuovo inavvicinabile, l'importatore della Janneau, Europe yacts, di Porto Rotondo, presenta un'autentica novità: il Sun fast 3200, un dieci metri con ambizioni corsaiole che pare stia spopolando nelle regate della categoria corsa-crociera. Costa 79.500 euro Iva esclusa.
I MOTORI Ma in tutte le fiere del mare sono le barche a motore ad attirare il maggior numero di visitatori. I motori moderni sono supertecnologici, persino belli da vedere. Giorgio Marongiu, dell'omonimo cantiere nautico di Sant'Antioco, espone buona parte della gamma della FPT (Fiat powertrain tecnologies). Per gli appassionati, sono oggetti di culto, tutti bianchi, elettronici, tecnologicamente avanzati, con emissioni ridotte al minimo. La novità è il Cursor 13 - 770, dove l'ultimo numero indica i cavalli. Ma il vero re delle fiera è il Cursor 825, un sei cilindri da oltre 12 mila centimetri cubici, per barche da diciotto-venti metri, da pesca e diporto. Costa circa 70 mila euro. Il gruppo Fiat ha pensato anche al pescatore dilettante, che, spendendo poco più di 5000 euro, può motorizzare il proprio gozzo con un moderno 2 cilindri da 20 cavalli. Titolare di un cantiere in cui si eseguono tutti i lavori, Marongiu non è pessimista sull'attuale momento della nautica: «Non parlerei di crisi, ma di attesa. Sembra che la gente voglia vedere come si evolve la situazione. Ne sapremo di più quest'estate».
LE AZIENDE Anche altri operatori sardi presenti alla rassegna si difendono con grinta. La maggior parte opera nel campo delle barche piccole, con motori fuoribordo. Come la Lomar, di Olbia, che presenta un'offerta esclusiva per i debuttanti del mare: gommone della Gommonautica (costruito a Sedilo), da cinque metri, con motore Yamaha da 40 cv, a 11 mila euro, Iva compresa. Per chi non ha contanti, finanziamento a tasso zero. «Le offerte speciali rappresentano il metodo migliore per battere la crisi», commenta il titolare della Lomar Salvatore Serra. Lanciatissimo anche un altro cantiere, Sea Water, con sede a Macchiareddu, che si sta facendo largo nel settore dei grandi gommoni di lusso e dei tender per mega yacht. Al vertice, Swann Usai e Maurizio Manca. Quest'ultimo, è figlio di Mondino Manca, un pioniere della nautica cagliaritana, che negli anni '50-'60 fondò, insieme ai fratelli, un cantiere che produceva rinomate barche in vetroresina (qualcuna naviga ancora). Sea Water produce tender da tre e tredici metri e ne sta progettando uno da sedici. In via Roma presenta, per i neofiti, lo Smeralda 170, da 5,50 metri, motorizzabile con 40-115 cv. Costa circa 20 mila euro. L'ammiraglia del cantiere è il 13,20 convertibile. Monta due motori entrofuoribordo da 320 cv diesel (ma può arrivare fino a 1200). Prezzo: 300 mila euro. «Oggi bisogna puntare sulla qualità e sul lusso», commenta Usai.
Ma c'è anche chi ha ambizioni più modeste. Daniele Ascari è partito da Trapani per esporre a Cagliari piccoli scafi fuoribordo molto ben rifiniti. Come il Prestige 19,2, da quasi sei metri, con motore Honda da 40 cv. Tutto per 15.300 euro, Iva inclusa. «Punto sulle piccole fiere, come il Nautic show, e mi va abbastanza bene». Il suo stand era affollato. Che abbia scoperto la ricetta contro la crisi?
LUCIO SALIS

29/03/2009