Stop al traffico, in viale Trieste, per circa un'ora, intorno alle 13. Si sono fermati in mezzo alla strada i dipendenti del Ctm in sciopero, ieri mattina, dalle 11.10 alle 15.30, davanti alla sede della società.
«Il 90 per cento dei dipendenti è rientrato in sede, gran parte degli autobus non ha viaggiato». Lo sciopero è stato proclamato da Orsa Autoferro, Faisa-Cisal, Fts-Css e Usb: un corteo di un centinaio di lavoratori è partito dal deposito di viale Ciusa, si è fermato lungo il percorso davanti al Municipio per proseguire verso gli uffici della direzione. Le buste-paga non convincono: «Non stanno rispettando il contratto collettivo, ci sono tipologie contrattuali che contestiamo». A non quadrare, per i sindacati, sono i conti sulle cosiddette competenze accessorie unificate, circa 100 euro al mese: «Dal 2000 i nuovi assunti non le ricevono - dice Giuseppe Camboni, segretario provinciale Faisa-Cisal - e lo scorso 5 giugno, anziché correggere il tiro, anche gli anziani sono stati penalizzati. Con calcoli da verificare hanno fissato una cifra di 13 euro, da erogare ai giovani insieme a un aumento retributivo di 57 euro che diventano 83 per chi ha superato una determinata soglia di anzianità. Ma è un tipo di aumento può essere cancellato da un giorno all'altro». E soprattutto «registriamo troppe anomalie negli stipendi - lamenta Luigi Melis, segretario provinciale Orsa Autoferro - ci sono meno soldi. Chiediamo anche l'intervento del sindaco». Mario Melis è segretario Fts-Css: «Vogliamo sederci a un tavolo con il direttore Ezio Castagna. Siamo pronti ad alzare i toni della protesta». (m. lam.)