Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Metropolitana, una settimana per decidere

Fonte: L'Unione Sarda
19 maggio 2008

Le ipotesi Vertice tra Regione e Comuni sulla rete del metrò. Venerdì la firma di un Accordo di programma
Metropolitana, una settimana per decidere
Floris: «Progetto ancora troppo generico». Martedì incontro decisivo
No deciso del sindaco sul passaggio in via Roma. Tra i nodi principali il transito a Sant'Avendrace.
La Regione stringe i tempi per chiudere l'intesa con i Comuni dell'area vasta sullo sviluppo della rete metrotramviaria e trova il sostegno, non incondizionato, di parte dei sindaci. Quartu, ad esempio, dice sì con convinzione al metrò, ma pone alcune condizioni. Cagliari boccia senza riserve il collegamento tra piazza Repubblica e piazza Matteotti, ma sulle altre linee si dice possibilista, a patto che le ipotesi in campo vengano analizzate più nel dettaglio e ci sia la possibilità di emendarle. Un passo avanti rispetto alle due precedenti riunioni, quando Palazzo Bacaredda sembrava nettamente contrario al passaggio del tram nelle strade della città avendo sposato anni fa la metropolitana sotterranea. Infatti a quegli incontri il sindaco non aveva partecipato. Ieri c'era: e questo è stato interpretato come un segnale positivo: «Siamo ottimisti», ha detto l'assessore ai Trasporti Sandro Broccia.
In che cosa si tradurrà questa apertura si scoprirà martedì quando Emilio Floris, l'assessore all'Urbanistica Gianni Campus e i tecnici comunali incontreranno in Municipio il progettista Italo Meloni per analizzare meglio lo studio e capire se possono essere recepite le modifiche che proporrà il Comune. Di sicuro sarà una riunione decisiva perché Renato Soru ha già annunciato che venerdì vuole firmare l'Accordo di programma con i sindaci che ci stanno.
IL PERCORSO Un ultimatum a tre mesi e mezzo dal primo febbraio, quando la Regione presentò la prima proposta di sviluppo del metrotram e mise sul piatto 320 milioni di euro «purché le amministrazioni ci dicano in tempi rapidi se lo vogliono sì o no». Da allora alcuni Consigli comunali hanno discusso le proposte di massima e ci sono stati altri due incontri tra Giunta regionale e sindaci. L'ultimo ieri quando Soru e Broccia hanno consegnato ai primi cittadini una bozza di Accordo che contiene lo studio preliminare di una rete metrortramviaria di 47 chilometri predisposta da Meloni e dal Cirem, Centro ricerche economiche e mobilità delle università di Cagliari e Sassari.
LE PROPOSTE La rete - modulabile - è composta da sette linee: Verde, Marrone, Azzurra, Selargius, Quartucciu, Gialla e Celeste.
La linea verde (13,4 km e 22 fermate) collegherebbe Quartu (Pitz'e Serra) a Cagliari (via Vesalio) attraversando le strade più trafficate della terza città dell'Isola (via San Benedetto, viale Colombo, viale Marconi) e passando per il Warner village di Quartucciu e il parco sportivo di Monserrato. Da qui le perplessità del sindaco di Quartu Gigi Ruggeri, sponsor convinto della metropolitana. «Ma occorre trovare alternative alla viabilità», visto che il metrò porterà via lo spazio alle auto. Le perplessità di Floris su questa linea riguardano invece il secondo tratto della linea verde che da via Vesalio condurrebbe al Brotzu passando per via Tommaseo, via dei Grilli, via dei Carroz e da lì in sopraelevata verso gli ospedali. Il sindaco chiede che ci siano maggiori tratti in sopraelevata perché il tram non interferisca sulla viabilità.
I NODI PIÙ GROSSI Ma i problemi più seri riguardano la linea marron (6 km, 14 fermate), che si sviluppa interamente in città e collegherebbe il “Quadrifoglio” con di via Sant'Avendrace, San Michele, Mulinu Becciu, Su Planu. Lo studio ipotizza un tracciato lungo via Santa Gilla o viale Santa Avendrace, lungo viale Trieste ed un tratto in via Roma o all'interno del sedime delle ferrovie attualmente disponibile al confine con la città. In particolare l'ingresso nell'area delle ferrovie può avvenire o all'altezza di via Po. L'unica iipotesi che piace Floris, secondo cui «non si possono eliminare le auto da viale Sant'Avendrace con la bacchetta magica, anche perché non volete le macchine ma siete anche contrari ai parcheggi multipiano. Spiegatemi come volete fare». Soru e Broccia replicano che l'obiettivo è proprio quello e Meloni aggiunge che quel viale è nato per essere una via commerciale, non una strada ad altissimo traffico. Floris ribatte che si possono ipotizzare percorsi alternativi anche al passaggio dei tram in via Cornalias, davanti al cimitero di San Michele, in via Abruzzi e piazza San Michele, già congestionate. L'idea del Comune e verificare la possibilità di un passaggio per linee esterne, magari in via Po.
I PUNTI DEL CONTENDERE «Non dico no a priori, ma le tabelle presentate sono troppo generiche ed ho bisogno di conoscere bene i progetti prima di firmare un accordo. Sapete bene che preferisco la metropolitana sotterranea», spiega Floris, «ma se troviamo soluzioni che migliorino viabilità e trasporti sono disposto a dire sì». Replica Soru: «Parlatene martedì: se ci sono le condizioni bene, sennò firmiamo il resto e stralciamo ciò che non si vuole firmare».
La Regione ha la necessità di chiudere: entro giugno deve approvare il Documento unico di programmazione che prevede i progetti e li stanziamenti che - dice Broccia - possono lievitare sino a 350 milioni. Prima di allora deve essere firmato l'accordo di programma con i sindaci. Visto il precedente (l'intesa su Sant'Elia e campus firmata dal sindaco e non ratificata dal consiglio) Floris è prudente.
FABIO MANCA