Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ortofrutta, in arrivo i mercati dei produttori

Fonte: La Nuova Sardegna
23 marzo 2009

DOMENICA, 22 MARZO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Comune, per calmierare i prezzi verranno create strutture in cui i coltivatori venderanno direttamente



In Consiglio il regolamento per decidere come andranno gestiti i nuovi spazi




CAGLIARI. Anche Cagliari avrà i mercati dei produttori, dove il coltivatore può vendere direttamente al consumatore i suoi prodotti. All’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale c’è, infatti, anche il regolamento per questo tipo di strutture.
Si era detto che la crisi avrebbe portato a una diminuzione dei prezzi per via della riduzione della spesa da parte dei cittadini. Ma questo non è avvenuto. La frutta e la verdura sono in costante aumento. Solo ogni tanto per alcuni prodotti di stagione, si trovano prezzi accettabili, come le arance a un euro o meno. Per cercare di calmierare i prezzi in diverse altre città nazionali stanno utilizzando le possibilità dei mercati dei produttori agricoli (resi possibili grazie ad alcune normative nazionali). E spesso vi sono anche dei consumatori che si consorziano per avere, attraverso queste strutture, la possibilità di acquistare prodotti del luogo. Una pratica che aiuta i coltivatori e, nello stesso tempo, grazie al fatto che si salta il passaggio del grossista, permette di diminuire i pezzi che risultano anche dimezzati.
Gian Carlo Deidda, presidente dell’Ascom della provincia ha più volte lamentato il fatto che questo tipo di mercati non fossero stati ancora aperti in città. E che non vi fosse in pratica una direttiva comunale apposita. Ora il regolamento specifico è stato esaminato dalla commissione consiliare alle Attività produttive. «I mercati dei produttori sono molto importanti, ma vanno fatti in modo corretto - sottolinea Paolo Casu, indipendente del centrodestra, presidente della commissione - ed è per questo che abbiamo presentato numerosi emendamenti».
Nel documento elaborato dagli uffici sulla base delle indicazioni della Giunta «c’erano una serie di questioni poco chiare. Ad esempio si parlava di “mercato degli imprenditori agricoli” e non dei produttori. Noi abbiamo precisato che i prodotti devono essere locali, con possibilità di vendita di ortofrutta proveniente da tutta la Sardegna: non possiamo limitarci al Medio Campidano. Cagliari è il capoluogo dell’isola e ha una funzione di guida verso il resto del territorio».
Tra i punti che il regolamento deve normale c’è il problema degli spazi. Al momento, a Sant’Avendrace (di fronte alla Sede della Uil), il sabato c’è un mercato dei produttori. «Noi dobbiamo dare a tutti, e non solo alle organizzazioni professionali, la possibilità di poter vendere i propri prodotti (purchè certificati), regolamentando gli spazi». Le norme dovranno anche decidere in quali giorni sarà possibile far funzionare queste strutture. «Si pensa - spiega Casu - a due giorni alla settimana: il giovedì e il sabato, o il week end, il sabato e la domenica».
Intanto si consumano gli ultimi atti legati all’ex mercato all’ingrosso ortofrutticolo di viale Monastir, la cui chiusura è diventata formale dal 15 gennaio. Nello stesso tempo, però, una serie di operatori (quelli che non si erano trasferiti nel centro privato di Sestu), continuano a lavorarci in attesa che siano finiti i lavori di sistemazione dei locali in cui si trasferiranno: alcuni in un’altra struttura di viale Monastir, altri in viale Elmas (entrambe del tutto private). (r.p.)