Rassegna Stampa

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"Ronde di polizia alla Marina, noi ignorati e prigionieri dei tossici"

Fonte: web Castedduonline.it
17 settembre 2015

 


Proteste a Is Mirrionis e San Michele: "Controlli notturni e tolleranza zero alla Marina, noi che siamo invasi dai tossicodipendenti siamo quartieri di serie B?"

Autore: Redazione Casteddu Online il 16/09/2015 12:57

 


«Perché il nuovo questore di Cagliari, Vito Danilo Gagliardi, il prefetto Giuliana Perrotta, il Comandante Provinciale dei carabinieri, Salvatore Cagnazzo, assieme al sindaco Massimo Zedda e al parroco della chiesa Massimiliano Kolbe, don Carlo Follesa non fanno un giro tra via Seruci, via Timavo, via Cornalias, dove spacciatori, tossici, siringhe dappertutto e degrado, esistono da tanti e tanti anni?...Perchè scattano i controlli e la tolleranza zero soltanto nel quartiere Marina?..quì è uno schifo totale, di giorno e di notte, vicino agli asili, alle piazze e alle case. Vergogna, siamo abbandonati. Totalmente abbandonati dalle Istituzioni». Toni infuocati e cittadini esasperati, un coro unanime di proteste tra i quartieri dei “tossici” (dove centinaia di giovani si bucano di eroina in mezzo alle strade, ai marciapiedi e i pusher continuano indisturbati a spacciare tra i palazzoni “ghetto” di via Seruci, le case parcheggio di via Timavo, a Cagliari), all’indomani dalla decisione di Questura, Comando Carabinieri e Comune di Cagliari di dichiarare lo stop dello spaccio tra Sant’Eulalia e le strade intorno alla Marina; a San Michele e Is Mirrionis la gente onesta continua a sopportare e ad avere paura di uscire di casa o di andare a fare la spesa al mercato di via Quirra per paura delle aggressioni degli eroinomani o di aver timore di uscire con i bambini nelle piazzette degradate e dimenticate anche dagli spazzini. E’ la solita routine quotidiana ai piedi del colle di San Michele, tra le viuzze Betto Alliata, Ranieri Sampante, fino ad arrivare a via Brianza, Serbariu e Via Cinquini, il quadrilatero della disperazione, dove basta farsi un giro a piedi e fare attenzione agli aghi insanguinati delle “spade” (le siringhe usate), tra fazzolettini sporchi di sangue, confezioni di liquido iniettabile e uomini e donne che stazionano nelle panchine, con le siringhe ancora infilate sul braccio ricoperto di sangue, mentre gli automobilisti ai semafori e la gente normale sta a guardare queste tristi scene memorabili. Anche stamattina un gruppetto di residenti riunitosi tra l’edicola all’angolo tra via Cornalias e Serbariu si è detto schifato, quasi un sentimento unanime di rassegnazione:«Ha visto cosa c’è dietro l’asilo dove c’è l’ex circoscrizione di via Cinquini – dice un anziano signore, pensionato – si nascondono dietro la cabina dell’Enel, saltano il muretto e si bucano, sono a centinaia ogni giorno, tra i giardini secchi e le aiuole dimenticate stia attento alle siringhe – aggiunge una signora con le buste della spesa – ecco perché i bambini non possono giocare sotto casa e noi dobbiamo avere paura di camminare perché ci sono tossici ovunque. Prima anni fa c’erano i carabinieri di quartiere – sostengono – ora spariti, solo il via vai di spacciatori e tossicomani. Uno schifo totale».

I CESTINI ARTIGIANALI. E’ quasi un paradosso trovare agli angoli delle aiuole rinsecchite tra via Betto Alliata e Via Ranieri Sampante, alcuni cestini porta rifiuti “artigianali”, posizionati dai cittadini esasperati per le centinaia di siringhe sparse ovunque. Tra i contenitori aperti, si scorgono le bustine di siringhe, usate, anche escrementi. Tra i giardinetti intorno, l’abbandono ed il degrado: palme ed alberi malati lasciati in mezzo ai vialetti a putrefare, sporcizia e totale assenza di chi dovrebbe pulire e manutenzionare quei pochi e spauriti angoli di verde pubblico. Il clima di tensione è alle stelle, occorre sempre guardarsi le spalle per il timore di avere i tossici con le siringhe in mano. Spesso e volentieri, decine di giovani scavalcano anche la ringhiera dell’asilo di via Serbariu: operazione totalmente semplice, senza essere visti da chicchessia.

LA PIAZZA ABBANDONATA. Da piazza Brianza, una decina di anziani ormai rassegnati indicano con sgomento quel che accade da troppo tempo in quel pezzetto di cemento e alberi di pino:«Guardi laggiù – indica un’anziana con la sedia a rotelle – vede la sporcizia, vede i cestini stracolmi?..Passano con l’idro-spazzatrice, con l’idrante a pressione allontanano ogni porcheria vicino alle aiuole e non le raccolgono mai. C’è anche uno scheletro di motorino abbandonato, hanno persino messo fuoco alle palme, per fortuna almeno la piazza è illuminata, ma qui è tutto abbandonato». Impossibile dar torto ai cittadini, qui per lo più abita gente anziana: il tour del degrado nella “piazza fantasma” fa rabbrividire, è tutto vero, così come raccontatoci pochi minuti prima dai frequentatori anziani con bambini, seduti al fresco. Abbandono e degrado totale, dove invece altre piazze della città sono quasi incoronate d’oro e d’argento, qui è tutto l’opposto. Peccato che nessun dirigente comunale effettui una ronda saltuaria per vedere in che condizioni versano piazze e strade della zona. (Alessandro Congia www.castedduonline.it )