Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Indagine di Federconsumatori: il costo medio è di 497 euro La Tari più cara d'Italia Il capoluogo al

Fonte: L'Unione Sarda
14 settembre 2015

TRIBUTI.


Poca raccolta differenziata, alti costi di smaltimento e conferimento abusivo dell'immondezza dai Comuni dell'hinterland. Secondo un'indagine di Federconsumatori, Cagliari è la città con la Tari più cara d'Italia. Nella poco invidiabile classifica il costo medio della tassa sui rifiuti è di 497 euro. Il capoluogo della Sardegna supera realtà più complesse: a Roma si spendono mediamente 396 euro, mentre a Napoli l'imposta raggiunge 448 euro, 397 euro a Nuoro, 468 a Salerno, 465 a Reggio Calabria e, in coda alla classifica, Isernia con 155 euro. Un record negativo poco invidiabile. Ma perché Cagliari è la città dove si registra il salasso più doloroso del Paese?
PIÙ DIFFERENZIATA Fabrizio Marcello, presidente della commissione Servizi tecnologici del Comune, analizza i motivi di un poco invidiabile primato. «Siamo, a differenza delle altre città in classifica, un capoluogo di Regione». Tradotto? «Smaltiamo l'immondezza delle caserme, degli ospedali, delle scuole e di tutti gli uffici pubblici. Ogni anno trattiamo circa 92 mila tonnellate di rifiuti. Ebbene - aggiunge - 15 mila tonnellate arrivano dai Comuni dell'hinterland che non effettuano lo smaltimento dell'umido. Un costo molto elevato per le casse della nostra amministrazione che per smaltire una tonnellata è costretta a versare nelle casse del Tecnocasic 125 euro (sempre per mille chili) più gli oneri. Una cifra - spiega Marcello - che va a sommarsi ai poco meno di 11 milioni di euro (sempre oneri esclusi) spesi per lo smaltimento di 60 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati». Insomma, un salasso che si riflette sui cagliaritani. «Per non parlare delle 19 mila tonnellate di materiale riciclabile per i quali ricaviamo appena 600 mila euro».
LA SVOLTA Marcello ne è convinto: la tassa sui rifiuti può essere ridotta. «Già nel secondo semestre dell'anno prossimo potremo vedere i vantaggi del miglioramento degli impianti del Tecnocasic, sui quali il Comune ha investito 40 milioni di euro. Ormai è solo un problema di tempi burocratici: nei giorni scorsi si è tenuta una conferenza di servizi che ha dato esito positivo per l'ammodernamento della struttura. In pratica - spiega - risparmieremo circa il 30 per cento della spesa e non dovremo versare alla discarica di Villacidro 1,5 milioni di euro all'anno per lo smaltimento delle ceneri del Tecnocasic».
PORTA A PORTA Per Marcello il vero taglio della Tasi si concretizzerà solo con l'applicazione del ritiro porta a porta . «Solo così potremo arginare il fenomeno negativo di chi, da Quartu, Quartucciu, Selargius e altri centri dell'hinterland, getta i rifiuti nei cassonetti della città. Per non parlare dei soldi risparmiati con il giusto conferimento dell'umido e con l'aumento del guadagno sui materiali riciclabili. In totale - conclude - circa 6 milioni di euro».
L'ANALISI DEL SINDACO Il sindaco Massimo Zedda non ci sta a processi sommari. «La Tari sarà pure la più alta d'Italia, ma è vero che se facciamo la media delle tasse locali e statali, Cagliari si colloca esattamente a metà della graduatoria elaborata su venti capoluoghi italiano dal ministero dell'Economia e dall'Agenzia delle Entrate. Entro l'anno prossimo - afferma il sindaco - quando partirà la raccolta porta a porta e il risparmio col Tecnocasic sarà tangibile scenderemo in coda alla classifica».
Andrea Artizzu