Rassegna Stampa

Il Sardegna

Laguna, acqua inquinata ritorna l'incubo dei batteri

Fonte: Il Sardegna
12 marzo 2009

Santa Gilla. Analisi allarmanti dell'Arpas, ordinanza sindacale: lavaggio dei molluschi

Il presidente della cooperativa: «Non ci sono interventi per la zona, siamo abbandonati»

Alessandra Loche alessandra.loche@epolis.sm ¦

Batteri nei molluschi di Santa Gilla: dallo stagno alle tavole con il passaggio (obbligatorio) in uno stabilimento di depurazione. Un lavaggio speciale prima di poter essere consumati. L'ha deciso il sindaco di Cagliari Emilio Floris, dopo aver ricevuto una comunicazione dall'Arpas che informava: «Su 3 campioni di mitili prelevati il 23 febbraio, nell'ambito del piano regionale di sorveglianza periodica della zona di produzione dei molluschi della laguna di Santa Gilla, le analisi di laboratorio hanno evidenziato un titolo di escherichia coli superiore al massimo previsto per le zone di produzione di tipo A».
NESSUN BLOCCO della pesca, ma sempre un disagio per chi, di quel lavoro, ci vive. Come il presidente della cooperativa La Laguna, Amedeo Puddu, che punta l'indice contro il Comune: «La responsabilità di questa situazione è delle istituzioni. Perché non puliscono bene la zona e quando soffia il maestrale i rifiuti vengono trascinati fino alla laguna. Siamo in una situazione di abbandono che speriamo finisca con l'intervento della nuova Giunta Regionale ». Intanto, sulla pesca pesa l'ordinanza di via Roma. Che impone le misure speciali «fino a quando non risulteranno ripristinati i requisiti di idoneità sanitaria». Come evidenziato nel documento, «i molluschi raccolti possono essere destinati al consumo umano diretto sempreché soddisfino i requisiti microbiologici e i requisiti igienico sanitari». Non un semplice capriccio. Considerato che «la mancata adozione degli opportuni provvedimenti cautelari può risultare pregiudizievole per la salute pubblica ». In questo caso, il batterio individuato dall'Arpas supera il limite massimo previsto. E, «atteso che i molluschi bivalvi vivi immessi nel mercato e destinati al consumo umano proveniente da zone di produzione classificate devono possedere i requisiti di idoneità sanitaria», i molluschi dovranno passare dallo stabilimento di depurazione. Insomma, di puntuale a Santa Gilla arrivano solo i problemi. Chissà invece quando arriverà il parco.