Prende il posto di Claudio Tozzi. «Fiero di tornare a casa, nella mia isola»

«Fiero di tornare a casa, nella mia isola». Dopo tanto tempo, al vertice del Comando militare della Sardegna arriva un sardo, di Abbasanta. È il generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus.
Ieri, nella struttura polisportiva militare Rossi, a Cagliari, il ritorno ufficiale nella sua terra, in occasione della cerimonia di avvicendamento. Lascia dopo cinque anni il generale di Corpo d'armata Claudio Tozzi, che ha rivolto il suo saluto all'isola. C'era anche il capo di Stato Maggiore dell'esercito, il generale di Corpo d'armata Danilo Errico, che ha visitato i reparti presenti a Cagliari e nel suo intervento ha messo in rilievo l'importanza della collaborazione tra esercito e amministrazioni locali, rafforzata negli ultimi anni.
Erano presenti anche il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, oltre alle autorità civili, ecclesiastiche e militari e alle associazioni di ex combattenti e dell'Arma. Momenti di commozione per la presenza dei familiari di alcuni caduti sardi nelle missioni estere insieme ad alcuni militari feriti nell'adempimento del dovere: a loro il capo di Stato Maggiore ha rivolto un pensiero profondo, esprimendo la vicinanza dell'intero esercito.
Prima giornata, dunque, quella di ieri, al vertice in Sardegna per Giovanni Domenico Pintus, che lascia l'incarico di comandante dell'Artiglieria. L'ultimo sardo a ricoprire l'incarico era stato il generale Giangabriele Carta, alla fine degli anni Novanta. Pintus è reduce da un altro passaggio del testimone, una settimana fa, nella caserma Montefinale di Bracciano: in quel caso è stato lui a cedere il comando dell'Artiglieria, dopo circa tre anni. Ora, il suo ruolo, nell'isola, sarà quello di coordinare le attività legate al reclutamento, alle forze di completamento e alla promozione dell'attività militare, come spiega la pagina internet dedicata al comando autonomo. Sarà Pintus a dare vita a una collaborazione sempre più stretta con gli enti locali.
Mariangela Lampis