Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Castello, l'isolamento continua

Fonte: L'Unione Sarda
12 marzo 2009

Quartiere in rivolta: da un mese gli impianti sono operativi soltanto dalle 6 alle 18

Paolo Carta: «Questo fine settimana, ritorno alla normalità»

Protestano gli operatori degli esercizi commerciali. «L'anno prossimo non apro d'inverno», minaccia il gestore dei bar del Bastione.
L'ultima promessa arriva dall'assessore alle Attività produttive Paolo Carta. «Questo weekend gli ascensori funzioneranno anche di notte». Ma, nonostante l'autorevolezza dell'amministratore, in pochi ci credono nel quartiere di Castello: è ormai un mese che i due ascensori funzionano soltanto dalle 6 sino alle 18.
LE PROTESTE Una situazione che ha suscitato le ire degli operatori commerciali e degli abitanti del quartiere. «Il Bastione», afferma Alessio Raggio, gestore del De Candia e del Caffè degli Spiriti, «è il biglietto da visita della città per i turisti. Eppure viene dimenticato, proprio come viene dimenticato tutto il quartiere: l'ascensore, la ztl notturna, il servoscala per i disabili mai entrato in funzione. Cose che ci stanno mettendo in ginocchio». Al punto che Raggio medita soluzioni drastiche. «Penso che l'anno prossimo chiuderò in inverno».
TUTTI UNITI Le lamentele sono generalizzate. Al punto che “nemici storici” si ritrovano d'accordo: gli abitanti del quartiere protestano insieme ai gestori dei locali, spesso nel mirino perché disturbano il loro sonno. «Qualche giorno fa», racconta Paolo Melis, «avevo ospiti a cena: sono andati via prima di mezzanotte perché erano entrati in Castello in auto e non volevano rischiare multe. Avrebbero lasciato l'auto fuori dal quartiere. Ma come andare via?». Protesta anche Giuliano Deroma, gestore del Tierre Mambotango. «Si parla tanto del rilancio di questo quartiere ma quello che viene fatto è di segno contrario: in questo modo, si uccide Castello». Le lamentele riguardano chi si trova nella parte che dà su viale Regina Elena e su piazza Costituzione. Ma anche gli altri sono tutt'altro che felici. «Sembra di tornare indietro nel tempo», racconta Antonio, pensionato che abita in via dei Genovesi, «ai tempi in cui venivano chiuse le porte e gli stranieri venivano cacciati via a son'e corru ».
LA BUROCRAZIA Arrivano, però, le rassicurazioni dell'assessore. «Le telecamere ormai sono state installate: potranno essere gestite temporaneamente dalla Multiservice che garantirà il servizio per 24 ore al giorno». Se non altro, il contratto con questa società consente di bypassare i tempi della burocrazia. «Il sindaco ha deciso di assumere guardie giurate o operatori di videosorveglianza per gestire gli impianti». Seguendo l'iter normale, però, si dovrebbe attendere la delibera di Giunta e, poi, il passaggio in Consiglio. Almeno un mese, dunque. Durante il quale dovrebbero lavorare (il condizionale è quanto mai obbligatorio) i dipendenti della Multiservice.
MARCELLO COCCO

12/03/2009