Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Turismo, in aumento gli arrivi e le presenze

Fonte: La Nuova Sardegna
10 marzo 2009

MARTEDÌ, 10 MARZO 2009

Pagina 1 - Cagliari

di Roberto Paracchini



I maggiori incrementi nell’extralberghiero, forte crescita nel settore del Bed&Breakfast



Presentato in Provincia il rapporto sull’accoglienza Il neo delle seconde case

CAGLIARI. Nonostante la crisi il turismo a Cagliari e provincia tiene e si sviluppa: più 6,11 per cento di arrivi e più 2,11 di presenze (le giornate di permanenza nelle strutture ricettive). Ma non sono ancora numeri entusiasmanti visto che l’utilizzo delle strutture ricettive è fermo al 37,99 per cento (per il 2008), contro numeri quasi equivalenti del 2007, il 27,96. Il presidente della Provincia Graziano Milia ha parlato di «parziale ottimismo». Molto deve essere fatto, ma il trend è in ascesa grazie a un «lavoro di sistema», come ha precisato l’assessore provinciale Piero Comandini (Attività produttive).
Gli arrivi. In termini assoluti vi sono stati 619.677 arrivi nel 2008, contro i 584.015 dell’anno precedente, mentre le presenze sono state lo scorso anno 2.902.228, rispetto alle 2.842.156 del 2007. Il risultato positivo è frutto di un lavoro, ha spiegato il presidente Milia durante la conferenza stampa di presentazione dei dati, «che ha cercato di mettere assieme tutto: dalle situazioni di eccellenza a quelle che hanno sviluppato una buona accoglienza». In particolare negli alberghi (24.276 posti letto) c’è stato un più 5,38 per cento negli arrivi e un 0,96 nelle presenze.
Voli low cost. Un dato, quest’ultimo, che mostra come i viaggi siano oggi più frequenti, ma più brevi: una tipologia, come sottolineato dall’assessore Comandini, agevolata dall’aumento dei voli low cost (diciotto tratte) e delle navi crocere (sessantatrè attracchi). A riguardo Alessio Grazietti, direttore della Sogaer (l’ente che gestisce l’aeroporto di Elmas), ha informato che stando a una indagine fatta su quindicimila turisti arrivati col low cost, il 60 per cento sceglie l’albergo, il 20 il bed and breakfast e il resto altro (tra cui le seconde case).
Seconde case. Questo tipo di ricezione turistica è da sempre una delle spine nel fianco delle rilevazioni anche perchè prevalentemente in nero, «pur essendo presente - ha spiegato Comandini - visto che altrimenti i conti non tornerebbero. Per questo è importante iniziare un lavoro coi Comuni per cercare di individuare le modalità in grado di stimolare questo settore: per farlo uscire allo scoperto. In questo modo si potrebbero offrire servizi migliori e una qualità controllata».
Qualità del servizio. Walter Cabasino, sindaco di Pula e consigliere provinciale, ha sottolineato l’importanza della qualità del servizio offerto (ieri è stato consegnato un riconoscimento per la qualità al Forte Village). E ricordato come l’istituto alberghiero di Pula abbia messo in piedi un master insiene alla Luis per la formazione di manager del settore. Cabasino ha anche invitato la Provincia ad agevolare simili iniziative anche nelle altre parti del territorio, qualora vi sia la richiesta.
Strutture extralberghiere. Nel settore extralberghiero (dai campeggi alle case vacanze, dalle affittacamere agli ostelli per un totale di 13.143 posti letto) c’è stato un più 9,14 per cento negli arrivi e un più 5.66 nelle presenze. Forte incremento per i bed and breakfast: rispettivamente più 38,22 per cento e più 58,17. Ma va detto che in questo settore, pur in rapida crescita (vi sono 351 strutture) il numero dei posti letto è di sole 1.530 unità.
I progetti. «I dati ci inducono a esprimere un giudizio di parziale ottimismo», ha commentato il presidente Milia, «perchè registriamo passi in avanti in un momento complessivo che non è dei più semplici, vista la crisi globale. Ora bisogna lavorare per incrementare le presenze anche nelle zone interne a cominciare da Gerrei e Sarcidano». Un ulteriore livello di approfondimento è stato chiesto da Nicola Palomba, reponsabile del settore turismo del sud Sardegna per la Confindustria, che ha chiesto la creazione di un osservatorio specifico.
Stranieri. L’incremento maggiore è dovuto al mercato straniero: più il 10,35 per cento negli arrivi (173.381 nel 2008 contro i 157.114 dell’anno precedente) e più 6,10 nelle presenze (894.034 nello scorso anno rispetto agli 800.222 del 2007). Ma è aumentata anche la presenza degli italiani: rispettivamente più 4,54 per cento (446.296 a fronte dei 426.901 dell’anno precedente) e più 0,55 (2.053.194 contro i 2.041.934). «Siamo riusciti a ottenere un risultato straordinario», ha precisato l’assessore al Turismo Comandini, «considerato che a livello nazionale i dati sono negativi».