Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La difesa dell'Italiano e i capolavori letterari

Fonte: L'Unione Sarda
10 marzo 2009

L'attività svolta dalla Dante Alighieri



I baffoni bianchi e sporgenti di Sergio Congia e la sua fronte spaziosa lo fanno assomigliare a Giovanni Fattori. E se il più grande dei macchiaioli era un “fattorino” del Risorgimento italiano - recapitava stampati di propaganda rivoluzionaria - e suo divulgatore tramite i quadri, Congia continua le battaglie per l'unità d'Italia diffondendo la lingua italiana e tenendo numerose conferenze patriottiche. «Anche per conto dei Granatieri di Sardegna».
Nato a Cuglieri, sposato con Maria Gabriella e padre di cinque figli, arriva nel capoluogo nel 1949. Per vent'anni insegnante di materie umanistiche nei licei di Parma e Cagliari e collaboratore della Gazzetta di Parma, è il presidente della Dante Alighieri di Cagliari. «In città mancava da 35 anni, l'ho ricostituita nel 2004. È presente in tutta Italia». Non nell'elenco telefonico di Cagliari. «Non abbiamo una sede». Papà Dante ancora esiliato? «Sì, provvisoriamente a casa mia». Scopi istituzionali della Dante. «Difesa e diffusione della lingua italiana nel mondo; è la più importante istituzione culturale italiana, fondata da Giosuè Carducci nel 1889». Un buon anno, anche questo giornale nasce nel 1889. Il nesso col Risorgimento. «La Dante stimola fortemente lo spirito irredentistico con iniziative per la liberazione di Trento e Trieste». E Alighieri già nel 1300 scriveva che Il Quarnaro i termini d'Italia bagna . Parlerebbe di Dante a un analfabeta? «Certo!, i suoi contenuti sono vicini alla realtà quotidiana di oggi». Per quanti Dante è solo il nome di un olio? «Troppi». Volgare un tempo rispetto al latino, quanto quello parlato di oggi lo è in assoluto? «Parecchio». La cultura per il professor Congia. «Viene subito dopo Dio». Ottimo piazzamento, la Dante come la diffonde? «Leggendo capolavori in pubblico, con in testa il Poeta; anche per contrastare lo sciovinismo linguistico regionale». Contro quello di certa Europa? «Nel 2008, l'italiano è stato riammesso nelle traduzioni degli Atti del Consiglio d'Europa anche grazie alla vigilanza della Dante». Iniziative a Cagliari? «Corso di italiano per extracomunitari». E quanto agli ignavi che non amano l'Italia e non fanno nulla per difendere la lingua in cui è scritto anche questo giornale? «Non ti curar di loro ma guarda e passa». Ha risposto Dante in persona.
CLAUDIO SUSMEL

10/03/2009