Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nella trincea del Bastione Monumento inaccessibile da più di due mesi: proteste

Fonte: L'Unione Sarda
29 maggio 2015

LAVORI PUBBLICI.

«Nel cantiere, certi giorni, ci sono soltanto uno o due operai»


Mucchi di macerie fuori dal Cafè degli Spiriti, qualche ponteggio, un paio di pozzetti scoperchiati, una fila di pianelle rimossa, una carriola poggiata a un lampione, una ringhiera provvisoria di tubi innocenti e assi di legno a rialzare i parapetti, piantine che spuntano dagli interstizi della pavimentazione: per vedere cosa succede al Bastione Saint Remy, chiuso da due mesi e mezzo per lavori, il miglior punto d'osservazione è la piattaforma del Bastione Santa Caterina dove arriva l'ascensore. O meglio, dove arrivava: l'impianto è fuori uso da settimane, come i turisti, guide turistiche alla mano, scoprono solo dopo averlo raggiunto (in viale Regina Elena una recinzione impedisce l'accesso, sul bastione nemmeno un cartello). Una processione continua, quella dei turisti: comitiva dopo comitiva, a getto continuo, arrivano, generalmente dopo aver visitato le torri pisane e la cattedrale, si imbattono nelle recinzioni, sbuffano e tornano indietro.
Il monumento è inaccessibile: chiusa la scalinata da piazza Costituzione, chiusa quella accanto al De Candia, dove dietro la recinzione si intravede una rampa in cemento, chiusi gli accessi da Santa Caterina e da via Università. Dall'alto si capisce che i lavori per ora hanno riguardato solo una parte dell'enorme terrazza affacciata su un panorama mozzafiato: quella dove si trova il Cafè degli Spiriti, dal cui interno ieri mattina arrivavano colpi di martello. Unico segno di vita, peraltro, in un cantiere da tre milioni di euro che, secondo programmi, durerà un anno e mezzo. «Per i primi quindici giorni di lavori - racconta Sara Casula, cameriera del caffè De Candia - si sono visti parecchi operai, capi-cantiere in abito e caschetto, via vai di mezzi. Hanno realizzato una rampa di cemento per permettere l'accesso ai camion carichi di materiale. Poi i ritmi si sono ridotti. Ci sono giorni in cui, in un cantiere così grande, lavorano solo uno-due operai. Personalmente sono favorevole ai lavori, mi chiedo però se non fosse possibile tenere aperto almeno un pezzo di terrazza».
Rosa Maria Manca, dirigente della scuola elementare Santa Caterina, conferma: «Da almeno un mese a questa parte i lavori hanno rallentato». È preoccupata, la preside: «Abbiamo avuto delle riunioni con l'architetto e il geometra che seguono i lavori: devono pianellare tutto il bastione e l'accordo è che il cantiere arriverà davanti alla scuola solo a lezioni finite. Spero che rispettino l'impegno».
Alessandro Alfonso è uno dei soci della Dunnage srl, che gestisce il Cafè degli Spiriti, locale di proprietà del Comune: la società ne ha preso in affitto la gestione dal concessionario Alessio Raggio. «Dopo che, lo scorso febbraio, ci è stato notificato che avevamo una settimana di tempo per sgomberare il locale, ci sono state delle riunioni con il sindaco, l'assessore ai Lavori pubblici e il dirigente», racconta Alfonso. «Si sono impegnati, dicendo che non potevano mettercelo per iscritto, a riconsegnarcelo per metà giugno. Speriamo che sia così ma siamo preoccupati, temiamo che non ce la faranno: noi nel frattempo però abbiamo assunto personale per la stagione e firmato contratti con i fornitori. E già questi tre mesi di fermo ci sono costati 250 mila euro di fatturato. Non capisco le tempistiche con cui stanno andando avanti i lavori».
Marco Noce