Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'incognita sulle concessioni: scadono a fine anno o nel 2020?

Fonte: L'Unione Sarda
12 maggio 2015

 La possibilità o meno di fare affidamento sulla proroga delle concessioni balneari fino al 2020 è una questione che divide gli operatori degli stabilimenti balneari del Poetto.
A sollevare dubbi, qualche mese fa, nel corso di un convegno del Pd, furono il sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu («Non c'è nessuna proroga al 2020: le concessioni demaniali scadranno il 31 dicembre 2015», disse) e il numero uno di Confcommercio Alberto Bertolotti. «I Tar di Lombardia e Sardegna - ricorda quest'ultimo - hanno sospeso il giudizio su alcuni ricorsi contro la norma decisa dal Governo Monti rinviando l'argomento alla Corte di giustizia europea. Quella proroga, inizialmente pensata per dare tempo alle imprese balneari mentre si riscriveva la normativa, fu decisa in maniera unilaterale. Io, in quel convegno, feci semplicemente presente che la Corte di giustizia europea non è mai stata clemente su questo tipo di questione e che la proroga non è conforme ai principi comunitari, pertanto invitavo tutti a fare ragionamenti sul termine certo, il prossimo 31 dicembre, anziché sull'incerto». La reazione, da parte dei concessionari dei baretti, non è stata ottimale: alcuni hanno preso armi e bagagli e hanno traslocato da Confcommercio a Confesercenti.
Dove la linea è diametralmente opposta a quella di Bertolotti: «Il problema della Corte di giustizia europea non riguarda in questo momento noi», argomenta Gigi Molinari della Federazione balneari. «A far testo, per ora, è una legge italiana, un decreto Milleproroghe. Dubito che la Corte voglia abbatterlo: non trovo praticabile l'ipotesi che 30 mila aziende italiani si trovino da un momento all'altro senza concessione». (m. n.)