Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, Emerson da demolire

Fonte: L'Unione Sarda
12 maggio 2015

Due anni di braccio di ferro. L'abbattimento si aggiunge ai lavori da fare entro l'estate

Ordinanza del Comune dopo la sentenza: giù entro 90 giorni 


Si allunga la lista dei lavori da eseguire quest'estate al Poetto: oltre alla realizzazione del sistema di raccolta delle acque, alle piste ciclabili e pedonali, ai marciapiedi erbosi, c'è da mettere in conto anche la demolizione dell'Emerson, il chiosco che un anno e mezzo fa il titolare Alessandro Murgia rifiutò di smontare a fine stagione. Il Tar prima e il Consiglio di Stato una decina di giorni fa hanno respinto il suo ricorso contro la revoca della concessione decisa dal Comune, e venerdì scorso il dirigente dell'ufficio comunale per l'Edilizia privata, l'ingegner Riccardo Castrignano, ha firmato un'ordinanza di demolizione dell'elegante baretto alla quarta fermata. Murgia ha novanta giorni di tempo per obbedire. «Uno schiaffo non solo all'imprenditore ma a tutta la città», tuona il segretario dell'Aib (associazione italiana balneari) nonché presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti: «Già chi andrà al Poetto dovrà convivere con i disagi del cantiere in corso, ora si aggiungeranno, sotto Ferragosto, anche quelli per quest'ulteriore abbattimento».
La notizia arriva proprio mentre dalla conferenza di servizi sulla rivoluzione della spiaggia arrivano le prime tre autorizzazioni: Sella del Diavolo (prima fermata), Twist (quarta) e Iguana (verso l'ospedale marino) saranno i primi a poter allestire i nuovi baretti, secondo le prescrizioni del Piano urbanistico del litorale. E quindi materiali, colori e misure uguali per tutti: in legno, tinte in armonia con l'ambiente, cento metri quadri al coperto e 200 di terrazza, pannelli frangivento smontabili, più lontani dal mare e orientati con le spalle alla strada. La grossa novità, rispetto agli ultimi anni, è che potranno rimanere aperti anche d'inverno.
Il Comune, che per il momento non rilascia dichiarazioni ufficiali sulla tempistica, ha fatto sapere di aspettarsi che i gestori dei primi chioschi autorizzati diano il via ai lavori già questa settimana, ma Gigi Molinari, responsabile della Fiba Confesercenti (balneari), frena: «Ci vorrà un po' più di tempo». Quanto? DipeDue anni di braccio di ferro. L'abbattimento si aggiunge ai lavori da fare entro l'estate Poetto, Emerson da demolire Ordinanza del Comune dopo la sentenza: giù entro 90 giorni VEDI LA FOTO
Si allunga la lista dei lavori da eseguire quest'estate al Poetto: oltre alla realizzazione del sistema di raccolta delle acque, alle piste ciclabili e pedonali, ai marciapiedi erbosi, c'è da mettere in conto anche la demolizione dell'Emerson, il chiosco che un anno e mezzo fa il titolare Alessandro Murgia rifiutò di smontare a fine stagione. Il Tar prima e il Consiglio di Stato una decina di giorni fa hanno respinto il suo ricorso contro la revoca della concessione decisa dal Comune, e venerdì scorso il dirigente dell'ufficio comunale per l'Edilizia privata, l'ingegner Riccardo Castrignano, ha firmato un'ordinanza di demolizione dell'elegante baretto alla quarta fermata. Murgia ha novanta giorni di tempo per obbedire. «Uno schiaffo non solo all'imprenditore ma a tutta la città», tuona il segretario dell'Aib (associazione italiana balneari) nonché presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti: «Già chi andrà al Poetto dovrà convivere con i disagi del cantiere in corso, ora si aggiungeranno, sotto Ferragosto, anche quelli per quest'ulteriore abbattimento».
La notizia arriva proprio mentre dalla conferenza di servizi sulla rivoluzione della spiaggia arrivano le prime tre autorizzazioni: Sella del Diavolo (prima fermata), Twist (quarta) e Iguana (verso l'ospedale marino) saranno i primi a poter allestire i nuovi baretti, secondo le prescrizioni del Piano urbanistico del litorale. E quindi materiali, colori e misure uguali per tutti: in legno, tinte in armonia con l'ambiente, cento metri quadri al coperto e 200 di terrazza, pannelli frangivento smontabili, più lontani dal mare e orientati con le spalle alla strada. La grossa novità, rispetto agli ultimi anni, è che potranno rimanere aperti anche d'inverno.
Il Comune, che per il momento non rilascia dichiarazioni ufficiali sulla tempistica, ha fatto sapere di aspettarsi che i gestori dei primi chioschi autorizzati diano il via ai lavori già questa settimana, ma Gigi Molinari, responsabile della Fiba Confesercenti (balneari), frena: «Ci vorrà un po' più di tempo». Quanto? Dipende dai fornitori cui ciascun gestore si è rivolto. «Diversi hanno già la struttura in magazzino: si sono premuniti, quello che era possibile fare l'hanno già fatto, si tratta di assemblare in loco gli edifici, operazione che comunque richiederà un po' di tempo».
Entro fine mese dovrebbero arrivare i via libera anche per gli altri 17 locali: «Le strutture sono tutte uguali ma la Sovrintendenza ai Beni ambientali deve pronunciarsi su ognuna singolarmente», sottolinea Molinari.
Marco Noce