BONARIA. L'allarme

«Ieri hanno aggredito una donna», raccontano i tre addetti alle pulizie del cimitero, che aggiungono: «Ogni giorno è una battaglia, veniamo attaccati spesso anche noi». I veri padroni del cimitero di Bonaria sono i gabbiani: a decine hanno fatto il nido tra le lapidi e addirittura sui monconi delle palme capitozzate dal punteruolo rosso. Hanno trasformato le vecchie chiome in torrette d'avvistamento da dove planano verso chiunque passeggi nei vialetti e tra le tombe.
Le prime proteste risalgono al 2008 le ultime a qualche giorno fa: in una lettera inviata al giornale un lettore ha raccontato il suo brutto quarto d'ora nel cimitero, assediato dai gabbiani. Il motivo di tanta aggressività? In questi giorni si sono schiuse molte uova. E i genitori difendono i loro piccoli da chiunque rappresenti una minaccia. Tanti altri stanno ancora covando le uova. Oltre al pericolo per uomini e donne, c'è un altro particolare: «Quasi ogni giorno i gabbiani ammazzano cornacchie e piccioni che cercano di avvicinarsi ai loro nidi», spiegano i guardiani. Gli attacchi ai giardinieri sono all'ordine del giorno. «Ormai non ci facciamo più caso, prima avevamo paura, ora ci siamo abituati». Non tutti sono così coraggiosi: molti hanno rinunciato ad andare a trovare i propri cari.
Il problema non verrà risolto facilmente. «La competenza è della Provincia», spiega l'assessore all'Ambiente Paolo Frau. «Il Comune ha organizzato alcuni incontri con gli ornitologi ma non abbiamo né risorse né un'organizzazione adeguata fare i supplenti dell'amministrazione provinciale». (m. r.)