Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dall'Aida al Nabucco, su il sipario

Fonte: L'Unione Sarda
4 maggio 2015


Musica La nuova stagione del Lirico




U na presentazione all'insegna delle armi: i cannoni della Guerra franco-prussiana della contestata “Aida” di Stephen Medcalf, che tra 28 giorni darà il via a un travagliato cartellone, e il fuoco d'artiglieria del pubblico, raccolto nell'ex bookshop del Lirico di Cagliari. La sovrintendente Angela Spocci ha voluto al suo fianco Miriam Meloni, giovane neo direttrice amministrativa. Mancano i rappresentanti del consiglio di indirizzo, e manca il sindaco, impegnato nelle celebrazioni di Sant'Efisio (un tempo presente in teatro con un ricco festival). Ma tant'è, questa è la stagione.
Tre gli allestimenti appartenenti al teatro, tutti degli ultimi anni: due i titoli verdiani, “Aida” (29 maggio-9 giugno), e “Nabucco” (2-11 ottobre). Tra l'uno e l'altro “L'Elisir d'amore” di Gaetano Donizetti (3-12 luglio). Due le serate di grande balletto fuori abbonamento e fuori budget: l'étoile Sylvie Guillem, il 15 luglio, nella tappa sarda della tournée d'addio alle scene, Roberto Bolle and Friends il 18-19 luglio). Ancora danza (contemporanea), con “Carmen”, della Compañía Nacional de Danza (coreografia Johan Inger) che debutta in Sardegna con sette rappresentazioni dal 23 al 29 ottobre (un'altra “Carmen”, l'opera lirica, in versione ridotta, andrà in decentramento durante l'estate).
Novità vera della stagione, dal 20 al 29 novembre, è “La Jura” di Gavino Gabriel (seconda e ultima rappresentazione al Massimo, 1958). Il progetto artistico è finanziato dalla Regione, coinvolge Lirico e Università di Cassino ed è affidato a Susanna Pasticci, esperta di neoavanguardie ed ex rappresentante del Cda. Regia, scene e costumi del giovane Cristian Taraborrelli. A chiudere con leggerezza, dal 18 al 30 dicembre, “La vedova allegra” di Franz Lehár. Sul podio Federico Morresi Volponi, consulente della Spocci per questo cartellone (ma lei smentisce).
Veniamo ai cantanti. Protagonisti delle due opere verdiane saranno Dimitra Theodossiou (Aida, e poi Abigaille, come già tre anni fa) e Alberto Gazale (Amonasro e Nabucco). Daniela Bruera tornerà a Cagliari grazie alla Adina dell'“Elisir”. I direttori: Antonello Allemandi per “Aida”, Fabrizio Maria Carminati per “L'Elisir”, Massimiliano Stefanelli per “Nabucco”. Dei tre registi, solo Mirabella sarà in teatro. Fin qui il cartellone. Salta “Romeo e Giulietta” di Prokofiev.
Una stagione sofferta, ha esordito Angela Spocci, che anche stavolta ha dovuto subire l'aspro assalto dell'uditorio. Le contestazioni? I costi della stagione lirica: l'ufficialità parla di duemilioniseicentomila euro, radioteatro di quasi quattromilioni. Quanto alla sinfonica, si passa dagli annunciati 97 mila euro ai 470 mila, confermati dalla stessa sovrintendente.
Al centro delle polemiche anche l'operazione Jura (contestate le competenze specifiche, il compenso e il ruolo di ex Cda della Pasticci), la mancanza di un direttore artistico, la rescissione unilaterale del contratto con la direttrice degli allestimenti scenici Sabrina Cuccu (sostituita da Angelo Canu). Non sono mancati altri attacchi. Alcuni, del tutto inediti, da parte di tre fedelissimi spettatori. Che hanno sottolineato la modestia delle proposte, la disaffezione del pubblico e il bisogno di rilanciare il teatro. «Questo abbiamo a disposizione», ha risposto la sovrintendente. «La scelta di utilizzare il nostro patrimonio nasce dalle scarse risorse. Sarebbe stato più stimolante proporre nuovi allestimenti, ma viviamo un momento di crisi. E andare a teatro è un lusso». E su quest'ultima affermazione, un coro di proteste. Non ci resta che attendere l'Immenso Fthà.
Maria Paola Masala