Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cagliari, la Stagione lirica arriva in “extremis”

Fonte: La Nuova Sardegna
4 maggio 2015

Il cartellone dal 29 maggio al 30 dicembre. Al via col ritorno di “Aida”, “Nabucco” ed “Elisir d’amore”


di Gabriele Balloi

CAGLIARI “Andare a teatro è un lusso”. Ovvio. Non tutti possono permetterselo. C’è chi non ha di che vivere. Quantomeno curioso, però, che a puntualizzarlo sia la sovrintendente d’una Fondazione lirica, Angela Spocci – in conferenza stampa il 29 aprile per presentare la Stagione operistica 2015 – rispondendo alla sollecitazione di un’abbonata riguardo le sorti del Teatro Lirico, la disaffezione del pubblico, la discutibile qualità dei programmi. Tantissime cose possono “essere un lusso”. Di fronte al disagio economico, vi sono ricerche scientifiche o espressioni artistiche che appaiono certamente superflue. Tuttavia non può essere questa la risposta. Non può, quando è proprio la cultura a dare lavoro/sostentamento a 300 famiglie. D’altra parte, anche avere una mansione di grande responsabilità come quella di sovrintendente, con la retribuzione che ne deriva, è un lusso non accessibile a tutti. Ma nessuno sindacherebbe sulla necessità d’un tale ruolo all’interno del Lirico. Comunque sia, di certo, non è di lusso la Stagione lirica presentata in extremis, dopo scioperi, proteste e tre “fumate nere” del Cdi. La situazione è come quella del cartellone sinfonico. Calendario rabberciato, alla bell’e meglio. Dal 29 maggio fino al 9 giugno, “coraggiosa” apertura con l’ “Aida” di Stephen Medcalf, allestimento originale, interessante sì, ma che nel 2009 lasciò il pubblico cagliaritano abbastanza scontento. Perché tale rischio? Basterà la presenza del celebre soprano greco Dimitra Theodossiou? Altro recupero è anche “Elisir d’amore” (dal 3 al 12 luglio) nella regia che, sempre 2009, fu di Michele Mirabella, tutto sommato già maggiormente apprezzato e applaudito. Dopo soli tre anni, è riproposto (dal 2 all’11 ottobre) il “Nabucco” nella messinscena firmata da Leo Muscato, a onor del vero piuttosto potente ed evocativo nella sua essenzialità scenografica, con di nuovo la Theodossiou. Dal 20 al 29 novembre “La Jura”, 5 quadri di vita gallurese su libretto e musica del sardo Gavino Gabriel, proseguimento, dopo “I Shardana”, d’un progetto artistico finanziato dalla Regione Sardegna. L’operetta di Franz Lehár “La vedova allegra” chiuderà la Stagione dal 18 al 30 dicembre, ma non è nota ancora la regia. Sul podio, dove mancano nomi di spicco, si avvicenderanno direttori quali Allemandi, Carminati, Stefanelli, Scoponi Morresi. Tre titoli ballettistici: a ottobre “Carmen”, coreografie di Johan Inger per la Compania Nacional de Danza; mentre a luglio, fuori abbonamento, il Galà di danza “Roberto Bolle and Friends”, più una serata con l’étoile internazionale Sylvie Guillem.