Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tra omaggi a Respighi e Puccini Carminati ripropone Menotti

Fonte: La Nuova Sardegna
27 aprile 2015

teatro lirico


 


di Gabriele Balloi wCAGLIARI Nei giorni scorsi, 23 e 24 aprile, i dipendenti del Lirico hanno scioperato per chiedere ancora l’esautorazione della neo sovrintendente Angela Spocci. Tuttavia, un primo sciopero si era tenuto venerdì 17, non cancellando però l’esibizione dell’indomani che, alla Stagione sinfonica, vedeva tornare il direttore Fabrizio Maria Carminati. Peccato, perché la performance s’è poi rivelata, sorprendentemente, una delle più apprezzabili di quest’anno. Dopo l’omaggio al Puccini “non operistico”, Carminati dirigeva alcune pagine di Ottorino Respighi e Gian Carlo Menotti. Di quest’ultimo, che Carminati conobbe personalmente, un solo titolo: «Il telefono, ou l’Amour à trois», eseguito in forma concertistica. Opera buffa in un atto, del ’47, con gustoso e originale ruolo di soprano, affidato all’istrionica Mihaela Marcu, che calza a pennello il personaggio sotto il profilo attoriale e canoro, tecnico ed espressivo: di vocalità piena, ben proiettata, agile, sicura, tiene perfettamente il palco. Meno convincente il baritono Filippo Fontana, voce non brutta, ma di ristretta dinamica, più volte coperto dall’orchestra. Mentre la compagine del Lirico, dal canto suo, sa sfoderare una marcata personalità, vitale, di piglio brioso, modellandosi bene sull’eclettismo della scrittura menottiana. Il meglio, però, è su Respighi. Nei madrigalismi onomatopeici, le tinte camaleontiche della suite «Gli uccelli», con buona resa di tutti i “suoni di natura” evocati dall’autore. Le sonorità radiose, rotonde del «Trittico botticelliano», gravido di colori e pregevolmente fraseggiato. O, ancora, nella I° suite delle «Antiche danze e arie», altra cangiante lettura per ricchezza di dinamiche, accenti ritmici e bellezza timbrica. Questo giovedì (20,30) e sabato (ore 19) c’è invece il Beethoven di Cem Mansur: l’«Ottava Sinfonia», e il «Concerto per violino» op.61 con solista Alena Baeva.