Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Nascondiamo il rudere» Pannelli sponsorizzati per coprire il vecchio ospedale

Fonte: L'Unione Sarda
24 aprile 2015

EX MARINO. Proposta di quattro consiglieri regionali per la struttura del Poetto 


Abbattere il pronto soccorso, coprire con pannelli il rudere e vigilare affinché nessuno lo occupi abusivamente e si faccia male. Sul futuro (immediato) dell'ex ospedale marino arriva la proposta di quattro consiglieri regionali di maggioranza Francesco Agus, Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto. Soluzioni prospettate alla luce dell'impasse che avvolge come una ragnatela il rudere sulla spiaggia del Poetto. La trasformazione dell'ex Colonia dux in centro di recupero sanitario è bloccata da una situazione paradossale: la società che si è aggiudicata la concessione per mezzo secolo può ristrutturarlo, ma - non avendo gli accrediti - non può effettuare le cure ai pazienti. Intanto, quell'ammasso di cemento e ferri arrugginiti ha trasformato la spiaggia in una discarica. Una fotografia imbarazzante e scandalosa che ha lo stesso effetto di un pugno in un occhio. Anche perché i lavori per il rifacimento del lungomare sono quasi conclusi. E il brutto a fianco al bello sembra ancora più brutto. In questa situazione di degrado i due assessori regionali a cui è affidata la risoluzione della vicenda (Luigi Arru alla Sanità e Cristiano Erriu agli Enti locali) giocano a rimbalzarsi la grana sperando di non rimanere col cerino in mano.
LA MOZIONE Francesco Agus è uno dei firmatari della mozione alla Giunta regionale e al suo presidente. Non risparmia critiche a Francesco Pigliaru e alla politica inconcludente messa in campo dai suoi assessori. «Alla Regione manca il decisionismo. Purtroppo non abbiamo alternative: bisogna attrezzarsi per periodi lunghi. Sia che si assegni alla Prosperius, sia che venga annullata la gara e lo si destini ad altro, per recuperare l'ex ospedale Marino ci vorrà molto tempo». Qual è la proposta? «Dobbiamo cercare di arginare la bruttura di quella bomba ecologica praticamente al centro della città. Prima di tutto ci sarebbe da abbattere il vecchio pronto soccorso che non ha alcun vincolo della Sovrintendenza. Poi ci sarebbe da garantire un adeguato sistema di sorveglianza che impedisca occupazioni abusive ed eviti che ragazzini in cerca di emozioni si possano far male».
PANNELLI COPRENTI Quel rudere - come detto - è uno sfregio inguardabile. Per questo Agus propone una soluzione già adottata in altre città d'Italia. «Sarebbe opportuno sistemare dei pannelli camouflage, utilizzati anche in piazza Del Duomo a Milano e all'Expo per coprire le opere non concluse. I costi - aggiunge il consigliere regionale di Sel - potrebbero essere ammortizzati da sponsor privati».
LA CRITICA Agus non risparmia disapprovazione nei confronti dell'operato della Giunta. «L'ex ospedale marino non è un problema come tutti gli altri. È la questione più urgente in città, simbolo della politica che non sa decidere. Vorremmo - aggiunge critico - che Pigliaru ci mettesse lo stesso impegno messo in campo per la sanità gallurese. Per questo tra poche settimane ci sarà un incontro pubblico tra il presidente e il sindaco Massimo Zedda».
MAI STATA COLONIA La soluzione - per Agus - è tutta nelle mani del presidente della Regione. «La Colonia dux non è mai esistita. Il vincolo della Sovrintendenza istituito nel 2007 ha preso spunto dallo studio dell'architetto Paolo Sanjust, il vero esperto dell'argomento. Le foto in suo possesso dimostrano che la struttura realizzata da Ubaldo Badas è sempre stata un rustico». Tradotto? «Il problema non è di natura architettonica, ma legale e amministrativo».
Andrea Artizzu