Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Copertoni e immondizia in fumo ancora un incendio al campo nomadi

Fonte: L'Unione Sarda
14 maggio 2008

Vigili del Fuoco
Copertoni e immondizia in fumo ancora un incendio al campo nomadi

Ennesimo incendio, nella notte tra lunedì e martedì, al campo nomadi della 554. Copertoni, lastre di eternit e immondizia sono stati dati alle fiamme poco prima delle 23: per spegnere l'incendio c'è voluto l'intervento di due autobotti dei vigili del fuoco, che hanno lavorato per quasi tre ore. Le squadre sono state scortate, come succede spesso in questi casi, da una pattuglia dei carabinieri. Un fumo denso e acre ha invaso la parte periferica della città ma il rogo è stato tenuto sotto controllo e non ha avuto ripercussioni negative sul traffico della tangenziale. Le conseguenze maggiori invece, le hanno registrate come al solito l'ambiente e i residenti nelle vicinanze, ormai abituati a respirare la fuliggine prodotta dai roghi.
Malgrado le segnalazioni che i vigili del fuoco inviano dopo ogni intervento alla Procura della Repubblica, risalire ai colpevoli è praticamente impossibile. Non resta che affidarsi alla Asl e agli uffici dell'amministrazione comunale che dopo gli incendi si occupano della bonifica. Quello di lunedì notte è stato l'ultimo episodio di una serie infinita, che costringe i mezzi dei vigili del fuoco a effettuare, in media, un intervento al giorno. Ogni notte ai telefoni della centrale operativa di viale Marconi arriva almeno una segnalazione di questo tipo. Oltrettutto i nomadi non gradiscono la presenza dei vigili, che quindi devono sempre intervenire scortati dalle forze dell'ordine.
L'ultimo incendio risale a sabato notte, quando i rom hanno dato alle fiamme lo stesso campionario di rifiuti: copertoni e sacchi d'immondizia. La zona poi viene utilizzata come discarica abusiva per i materiali ingombranti: vecchi elettrodomestici, mobili e divani, vengono abbandonati nelle vicinanze del campo nomadi. Basta una scintilla, una cicca di sigaretta e partono le fiamme.
Ma c'è una novità: spesso gli interventi sono causati dall'incendio delle guaine che ricoprono i fili di rame. I nomadi sono specializzati in questo tipo di business : raccolgono (spesso, rubandoli) i cavi elettrici e per ricavare il metallo che viene poi rivenduto a circa 4 euro al chilo. Un processo che richiede però l'incendio dei fili per estrarre il rame. ( m.r. )