Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il sindaco Zedda: non vado via e dagli spalti (vuoti) piove sale

Fonte: L'Unione Sarda
20 aprile 2015


IN TRIBUNA.  Critiche verso il blitz ad Assemini, un “richiamo” a Giulini

 

La delusione dei sostenitori: «Più cuore per questa maglia»



Tifosi come mendicanti, aspettavano la grazia di un gol, almeno. Invece sono arrivati pugni di sale: «Sto andando via perché me lo stanno tirando in faccia, come ci siamo ridotti?», hanno protestato due ragazzi in fuga dalla tribuna centrale. Gesto scaramantico e nervoso di una donna disperata. Le parole di troppo volano sugli spalti insieme alla pazienza. In mezzo, il papà di Andrea Cossu ha provato a tapparsi le orecchie, ma alla fine ha preteso un po' di tatto. L'intervento della sicurezza mette ordine, mentre gli spettatori, lentamente, abbandonano anzitempo il Sant'Elia, mai stato così vuoto per la sfida col Napoli. Della curva sud c'era solo il cuore, periferie deserte.
Il sindaco Massimo Zedda solleva le spalle: «Non vado via, sosterrò la squadra fino alla fine del campionato». L'assessore regionale ai trasporti Massimo Deiana ha l'espressione «di chi non ci crede più». Gli unici a guardare con speranza sono i bimbi di Daniele Conti, uno accanto all'altro, bellissimi. In campo c'è papà, si fa il tifo insieme a mamma, come sempre.
Antonello Lai, commerciante, ha indossato cravatta e giacca con lo stemma rossoblù: «Sarebbe un anno tutto da riscrivere. Anche se l'azione "punitiva" compiuta dai tifosi non è corretta». C'è chi poi punta il dito al vertice: «Avrei voluto che il presidente fosse più presente», ha detto Raimondo Carboni, anche lui commerciante. C'è anche chi si è divertito. «Mi chiamo Pepe, sono napoletano, ho sposato una sarda, ma ho esultato con moderazione, io rispetto tutti e amo la vostra terra, ora è anche la mia». Davide Assorgia fa gli scalini di tutta fretta: «Scaldaloso. Non si può non difendere una maglia così prestigiosa. Avrei voluto solo che scendessero in campo con rabbia». Tina Schirru stringe a sé la nipote: «Fa tanto male vederli così, potrebbe esserci mio figlio in campo. Sento solo tanta amarezza per tutto».
Virginia Saba