MARINA PICCOLA

 È frequentata ogni giorno, in estate e inverno, da sportivi e famiglie. Ma non è certo il traffico automobilistico, di biciclette e visitatori a piedi, a gettare nel degrado Marina Piccola. O meglio, il suo ingresso. Lo sterrato lungo viale Poetto, non richiede di per sé grande manutenzione. Ma è l'area successiva, destinata al parcheggio, a sfiorare il degrado. Le aiuole sono incolte, rifiuti spuntano qua e là anche in prossimità della zona sosta di più recente realizzazione. Ben più invadenti le decine di casco park, tubi di metallo su base di cemento, posizionati in diversi punti della città per custodire i caschi dei motociclisti. In realtà, mai utilizzati appieno e fatti convergere ai limiti dei parcheggi verso il mare. Dove continuano a non servire, se non alla vegetazione che ha inglobato alcuni basamenti, ai vandali che li personalizzano, e alla furia corrosiva del tempo. Questo mentre il Comune, di concerto con Demanio a Capitaneria di Porto, sta progettando la mappatura delle proprietà locali, passo obbligato per la riqualificazione della zona. (cl.m.)