Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Legge casa, la pratica è chiusa

Fonte: L'Unione Sarda
16 aprile 2015

CONSIGLIO.

Erriu: buon compromesso. Parchi eolici, la Giunta indicherà le aree vietate

Votata la norma sugli ampliamenti dopo un mese di battaglia 

Il centrosinistra non la chiama “piano casa” perché lo reputa quasi un insulto; il centrodestra neppure ma per motivi opposti, non la giudica all'altezza del piano varato ai tempi di Cappellacci. Bene: comunque la si chiami, la nuova legge che regola gli ampliamenti delle abitazioni e di altri edifici ora c'è. Approvata dal Consiglio regionale (33 sì, 18 no) dopo oltre un mese di dibattito in aula.
In realtà conserva più di una parentela con le antiche norme, almeno nel nucleo centrale. Ma con differenze di peso. Alla fine la maggioranza vota sì con malumori misti (Roberto Desini, del Centro democratico, confessa: «Visti i ritardi, forse si doveva prorogare il vecchio piano casa»). Mentre l'opposizione si oppone, come deve, ma parla di «testo migliorato dalle nostre proposte», e copre di elogi l'assessore Cristiano Erriu (Urbanistica) per averle accolte.
CITTÀ E ZONE INDUSTRIALI Nei centri storici (zone A) si potrà aggiungere all'edificio il 20% della volumetria esistente, ma mai più di 70 metri cubi. E solo se il Comune si è dotato di piano particolareggiato. Nelle zone urbane B e C la percentuale arriva al 30, con un massimo di 120 metri cubi, nei Comuni non costieri, o costieri con Puc adeguato al Piano paesaggistico. Resta al 20, e fino a 90 metri cubi, in quelli costieri senza Puc adeguato. I disabili che devono rendere più funzionale la loro prima casa, in qualsiasi zona risiedano, possono aggiungere fino a 120 metri cubi.
Nelle zone D si possono ampliare del 25% gli stabili a destinazione industriale e artigianale, e del 20 (con un massimo di 400 metri cubi) quelli commerciali, così come quelli in zona G.
AGRO E ZONE TURISTICHE Gli incrementi in campagna, solo oltre i mille metri dal mare, vanno dal 20 al 30% a seconda del tipo di Comune. Ma per le nuove costruzioni, consentite per altro solo agli imprenditori agricoli, sarà necessario avere un terreno di almeno tre ettari.
Il voto segreto che due settimane fa ha fatto tremare la Giunta ha poi introdotto la possibilità teorica di ampliamenti in zona F (turistica), ma la maggioranza ha sterilizzato la norma decidendo di non dettare limiti e condizioni. Uno dei cardini del testo è infatti il rispetto, almeno fino a nuovo ordine, della fascia dei 300 metri dalla battigia. L'ipotesi di ampliamenti negli alberghi sul mare è stata esclusa: possono allargarsi, fino al 25% (e in maggior parte per servizi, non camere da letto), solo se stanno oltre i 300 metri. A meno che non si trovino in un centro storico che ricade in quel tratto.
ALTRE NORME Per i recuperi e gli incrementi dei sottotetti si richiede un'altezza minima di 2,70 metri negli spazi abitativi. Può soppalcare chi ha stanze alte da 4,60 metri in su. Le nuove case avranno almeno un parcheggio privato per ogni appartamento.
Ieri le ultime votazioni hanno abolito la legge che agevolava la realizzazione di campi da golf con strutture ricettive, e assegnato alla Giunta un termine di quattro mesi per dettare le linee guida sulla realizzazione di impianti eolici, e indicare le aree in cui non potranno essere installati.
Un'ampia parte della legge semplifica le procedure e istituisce nei Comuni lo sportello unico dell'edilizia. Gli interventi di media rilevanza richiederanno una Segnalazione certificata d'inizio attività, con un meccanismo di silenzio-assenso che scatta dopo 45 giorni.
LA GIUNTA «La legge è un buon compromesso tra le esigenze della tutela dell'ambiente e dello sviluppo», ha assicurato l'assessore all'Urbanistica Cristiano Erriu, al termine di un confronto tra i poli che non finisce mai: oggi si riprende, l'opposizione ha convocato una conferenza stampa per le 10, alle 11 risponde la maggioranza.
Giuseppe Meloni