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Sviluppo, 4 miliardi per ripartire. Pigliaru: "Obiettivo combattere lo spopolamento"

Fonte: web SardegnaOggi.it
14 aprile 2015

 

Sviluppo, 4 miliardi per ripartire. Pigliaru: "Obiettivo combattere lo spopolamento"
Rilanciare i territori, combattere lo spopolamento delle zone interne e favorire lo sviluppo dell'intera Sardegna puntando sulle vocazioni locali: sono gli obiettivi della nuova programmazione regionale che parte ufficialmente oggi con l'avviso della manifestazione d'interesse.



L'avviso pubblico, presentato oggi durante una conferenza stampa, attua la strategia prevista nel Programma regionale di sviluppo 2014-2019: i Comuni, che dovranno associarsi in Unioni di Comuni devono presentare i loro progetti. A disposizione, fra fondi europei infrastrutture, fondi nazionali e mutuo ci sono circa 4 miliardi di euro, e ogni Comune in forma associata non può partecipare a più di un progetto territoriale.

"Il modo per diffondere lo sviluppo è quello di ragionare insieme sulle possibilità che ogni territorio ha e, insieme, decidere su cosa scommettere, programmando il lavoro di tutti in quella direzione", dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru. "Dove esistono opportunità di sviluppo e di lavoro è molto più semplice mantenere i servizi e, di conseguenza, combattere lo spopolamento di cui soffrono le aree interne. Il nostro compito è, prima, dare un indirizzo, perché senza un'idea di sviluppo generale della regione ogni progetto resta isolato; poi, dialogando con i territori, dobbiamo lavorare sui dettagli. Dobbiamo essere consapevoli che lo sviluppo passa per le Unioni di Comuni che devono individuare strategie comuni: per raggiungere l'obiettivo gli interlocutori devono essere i territori".

L'assessore alla Programmazione Raffaele Paci sottolinea che sono stati fissati tempi che si protraggono per tutta la legislatura e una procedura aperta per consentire a tutti i territori di organizzarsi e presentare il proprio progetto. "Questo perché se un'Unione di Comuni non è pronta oggi, ha ancora molto tempo a disposizione. È importante che ci sia una forte visione di coerenza fra i progetti del territorio e la l'azione di questa giunta basata su una visione forte di politica anti-spopolamento che punta sugli attrattori culturali, naturali, turistici dei singoli territori".

Oltre al via libera ufficiale alla programmazione territoriale, per Anci (associazione dei Comuni) e Cal (Consiglio autonomie locali) è molto importante l'avvio di un diverso rapporto istituzionale fra Regione e Enti Locali. "C'è un ruolo nuovo rispetto al passato che si sta iniziando a costruire per i processi di programmazione fra amministrazione regionale e sistema degli enti locali - sottolinea Pier Sandro Scano - Finora gli Enti Locali erano parte dei progetti territoriali, ora c'è qualcosa di nuovo, che passa da un confronto serio e importante. La programmazione territoriale richiede una governance molto ben organizzata, in parte le Unioni ci stanno già lavorando ma serve la riforma. Utilizziamo l'autonomia speciale per potenziare Regione ed Enti locali e raggiungere risultati efficaci: la sfida da vincere - conclude Scano - è che tutta la Sardegna dev'essere abitata".