Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico: nuove richieste di cacciata per Angela Spocci

Fonte: L'Unione Sarda
7 aprile 2015


Duro documento dei sindacati. Cualbu: «Un disastro firmato Zedda, Marchetti e Loi»

 


Abbonati in calo (meno 35 per cento rispetto a un anno fa), presenze idem, e il rischio di una «drastica riduzione» del finanziamento 2016 «a causa della scarsa quantità e qualità delle produzioni»: per i sindacati più rappresentativi del Teatro lirico ce n'è abbastanza per tornare a chiedere la cacciata della soprintendente Angela Spocci. Un comunicato, quello diffuso dalle sigle Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Fials-Cisal, Libersind-Conf, Snater Css, che fa il paio con i contenuti di una lettera firmata dall'ex consigliere d'amministrazione Gualtiero Cualbu, costruttore e proprietario, fra l'altro, del T hotel, ma anche «appassionato di musica lirica e sinfonica».
I temi toccati dai sindacati sono gli stessi di cui si è parlato la settimana scorsa nel faccia a faccia col presidente della Regione: la paura che si producano «criticità finanziarie che avranno inevitabili conseguenze negative sulle future capacità produttive della Fondazione», il confronto con «le altre 13 fondazioni lirico-sinfoniche» che «stanno producendo a pieno regime».
Cualbu, nella sua lettera, condivide queste osservazioni, talora approfondendole (per esempio indica che gli incassi da botteghino, a fine marzo, ammontano soli 160 mila euro), talora integrandole con altri rilievi (per esempio «l'allontanamento di Sabina Cuccu, direttore della scenografia, stimata da tutto il mondo artistico, per sostituirla con un altro incaricato, peraltro mi risulta già bocciato dal comitato d'indirizzo»). Dopo aver sottolineato che, in materia di salute dei conti della Fondazione, a fare testo sono «le relazioni del Collegio dei revisori», l'imprenditore elogia Mauro Meli per aver «messo ordine» e ridotto i debiti verso banche, fornitori e artisti: «Oggi il Teatro ha disponibili il 100 per cento delle risorse necessarie per chiudere tutti i debiti pregressi al 31/12/2013 e parte dei debiti 2014 e non si capisce perché non si proceda».
Anche a giudizio di Cualbu Angela Spocci «ha completamente fallito la sua missione», e indica come responsabili «il sindaco Zedda e i consiglieri Marchetti e Loi, a lui vicini», perché la nomina della manager parmense è stata «voluta per non riconfermare Meli», producendo «un danno al Teatro, alle maestranze, al pubblico e alla cultura»: il loro errore, scrive Cualbu, «è grave e imperdonabile e si spera debbano renderne conto in altra sede». In conclusione, per il costruttore «appare auspicabile che la Regione, con il suo presidente (...) intervenga prendendo atto della gravità delle scelte fatte in consiglio d'indirizzo con il voto del suo rappresentante». (m. n.)