L'ex presidente dell'Autorità Portuale: "Per la prima volta in vita mia sono stato aggredito verbalmente da un sindaco che non si rende conto che la città è in crisi, le aziende licenziano e la gente non riesce più a pagare le tasse"

Autore: Jacopo Norfo il 29/03/2015 03:52

"Aggredito verbalmente dal sindaco Zedda". Piergiorgio Massidda non ci sta. E dopo 24 ore di riflessione, sul suo profilo Fb, racconta la sua verità su quel che è avvenuto all'Exmà nel confronto col primo cittadino. "È la prima volta in vita mia che vengo aggredito verbalmente- spiega Massidda- da colui che trarrebbe i maggiori benefici dalla mia richiesta. Infatti per il bene di Cagliari, ma anche con un generoso ritorno per la sua figura di sindaco, ho chiesto una legge speciale per poter disporre di fondi straordinari per creare dei servizi dei quali godrebbe tutta l'area metropolitana. Come a Roma. Come sta succedendo in tanti città metropolitane dove, come ha ricordato Paolo Maninchedda 150 mila residenti pagano (e molto cari) i servizi per 700 mila fruitori.
Evidentemente per Massimo Zedda a Cagliari va tutto bene! Non vede il sindaco che il commercio cittadino è in crisi, le aziende licenziano, non si trova lavoro? Non vede una città in crisi occupazionale e di identità senza precedenti? Non vede che la gente non riesce più a pagare le tasse (anche quelle comunali) che aumentano ogni giorno di più? Caro sindaco non si vive di sole rotonde, per favore apri gli occhi. Pensa al bene della città. Pensa al bene dei Cagliaritani. ps. spero di non essere querelato per questo post". Massidda denuncia dunque l'aggressione verbale da parte del sindaco, con momenti di tensione che sono continuati anche dopo il dibattito.